“Attivare azioni di monitoraggio per verificare se anche le aree del Fortore e del Tammaro siano state interessate da attività di scarico di rifiuti tossici”. L’iniziativa è del comitato del Protocollo di intenti dei comuni dell’Alto Sannio.
Nell’incontro di giovedì sera a Colle Sannita, dove gli amministratori si erano ritrovati per fare il punto sui ricorsi fatti presso il Consiglio di Stato riguardo ai progetti di trivellazione, si è affrontato anche la questione dei rifiuti tossici, alla luce delle notizie sulle rivelazioni del pentito Carmine Schiavone, ampiamente riportate da Ottopagine.
Vogliono vederci chiaro i sindaci del Fortore e del Tammaro ecco perché “si è deciso di fare una ricognizione del territorio, anche per sgomberare il campo da qualsiasi falso allarmismo” afferma Domenico Costanzo, uno dei promotori del comitato. Nella riunione di giovedì sera si è deciso di inviare una scheda a tutti i comuni per acquisire informazioni e dati riguardo ad attività di scavo avvenute negli scorsi anni. Sotto osservazione soprattutto i siti petroliferi.
Il comitato del Protocollo di intenti vuole capire se sono ancora in corso attività di bonifica e soprattutto conoscere in che modo sono state effettuate. “La nostra iniziativa vuole essere solo un modo per verificare realmente se esistono reali pericoli di inquinamento da sostanze tossiche. Con la nostra azione vogliamo capire se il nostro territorio è rimasto indenne dalle azioni criminali. Il nostro scopo è quello di tranquillizzare la popolazione, evitando allarmismi inutili”. Monitorare, dunque, per sgombrare il vampo da qualsiasi dubbio, questo l’obiettivo dell’iniziativa del comitato dei comuni. “Anche perché siamo convinti che il nostro territorio da questo punto di vista è pulito.
Quindi per tutelare l’immagine delle nostre aree è giusto fare i controlli necessari”. Il comitato si incontrerà nei prossimi giorni per iniziare l’attività di monitoraggio e in caso di attività sospette si procederà con azioni di controlli coinvolgendo istituzioni e esperti. La macchina organizzativa del comitato, dunque, si è messa già all’opera per tutelare e gli interessi dell’Alto Sannio. Una battaglia iniziata con una decisa opposizione ai progetti di ricerca di idrocarburi e che continua con l’attenzione alla questione dei rifiuti tossici che in questi giorni sta interessando una parte importante della provincia.
benevento.ottopagine.net
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