lunedì 7 gennaio 2008
TELESCLUSI
Ecco stralci di un mio articolo pubblicato su un periodico locale qualche tempo fa, lo riproponiamo qui poiché conserva tuttora la sua freschezza comunicativa.
Nell’epoca della «comunicazione globale» succede che alcuni cittadini ne siano esclusi. E la cosa preoccupante è che tutto ciò non succede nella periferia del mondo – il che è comunque biasimevole – ma nel cosiddetto mondo occidentale, nel Fortore. E’ il caso della ormai arcinota vicenda della mancata ricezione del segnale di Rai tre Campania nella Valfortore. Si pensi che il menzionato servizio – sin da quando furono istituite le sedi regionali Rai – non è stato mai irradiato nei comuni del Fortore i quali sul terzo canale della televisione di stato continuano a ricevere i Tg regionali di Puglia e Molise. Altro che federalismo. Il federalismo televisivo la Rai la pratica da anni ma non per i cittadini del Fortore i quali sono informati di quanto succede a Bari o a Venafro (Isernia) ma non riescono ad essere informati su quanto succede a Napoli e persino a Benevento, il proprio capoluogo di provincia. È incredibile, mentre da altre parti la cosiddetta «globalizzazione» ha azzerato le distanze tra i diversi continenti e tra i diversi popoli che abitano il pianeta, la Rai campana non riesce – dal punto di vista mediatico – ad avvicinare il centro (Napoli) con la propria periferia (il Fortore). Una situazione grottesca in quanto per risolvere il problema non ci vorrebbe poi molto, basta installare un ripetitore in zona. Nel frattempo i cittadini del Fortore continuano a pagare il canone Rai nonostante siano penalizzati nell’informazione locale.
Sebbene, poi, ci sono state rimostranze ancora i cittadini di questa valle aspettano di ricevere il Tg3. (…) Se si continua a lasciare fuori una fetta di popolazione, anche se minoritaria, dall’accesso alle telecomunicazioni più che di modernizzazione bisognerebbe parlare di “telesclusione”.