Se, viaggiando per le strade appena fuori dai centri abitati di San Salvatore Telesino ed Amorosi (ma ci sono tante segnalazioni analoghe provenienti da molti altri comuni della nostra Provincia), o dando uno sguardo più attento alle campagne, vi capita di vedere lungo i fossi, nei vigneti, negli uliveti, o ai cigli delle strade, l’erba di colore giallastro in un periodo dell’anno in cui si suppone di vedere i colori verde-vivido tipici della stagione primaverile, con ogni probabilità vi siete imbattuti negli effetti, quelli visibili, dell’utilizzo dei diserbanti chimici (di origine industriale).
Tra i diserbanti chimici, Il glifosato (o glifosate) è l’“ingrediente” più’ diffuso e utilizzato, in Italia (secondo ISPRA) e nel mondo, per tentare di “eliminare” le erbe cosiddette “infestanti” ed è spesso considerato fra le soluzioni meno tossiche del suo genere presenti sul mercato.
Si tratta di un erbicida non selettivo, sistemico e agisce per assorbimento da parte delle parti verdi e non delle radici (per questo sempre più usato nel nostro territorio nei vigneti e negli uliveti).
In ogni caso è oggetto di un numero crescente di studi medici e scientifici proprio a causa della sua diffusione e dei sempre più frequenti riscontri nella catena alimentare dell’uomo e degli animali.
Si tratta di un erbicida non selettivo, sistemico e agisce per assorbimento da parte delle parti verdi e non delle radici (per questo sempre più usato nel nostro territorio nei vigneti e negli uliveti).
In ogni caso è oggetto di un numero crescente di studi medici e scientifici proprio a causa della sua diffusione e dei sempre più frequenti riscontri nella catena alimentare dell’uomo e degli animali.