sabato 25 aprile 2009

Baselice, ecco lo stato delle nostre strade




Sopra, nelle foto, alcuni tratti della provinciale Baselice-Ponte Carboniera. Non vogliamo fare nessun commento, le immagini parlano da sole.

venerdì 24 aprile 2009

Danni maltempo, la Provincia si appella alla Regione

La Provincia di Benevento si mobilita dopo la grave situazione che si è venuta a creare nel Fortore con i violenti nubifragi delle ultime ore. Soprattutto nella zona dei comuni di Baselice e San Bartolomeo in Galdo si è acuito ulteriormente il dissesto idrogeologico con conseguenze pensanti anche sulla viabilità.
Perciò il presidente Aniello Cimitile, d’intesa con l’assessore Antonio Barbieri, ha chiesto un incontro con l’assessore regionale ai Lavori Pubblici Oberdan Florenza per individuare misure urgenti per far fronte ai disagi delle popolazioni.
(www.ilquaderno.it)

giovedì 23 aprile 2009

Cervaro, cronaca di un straripamento annunciato


di Luigi La Monaca*

Un forte nubifragio ha devastato la zona del Fortore. La località che ha pagato le maggiori conseguenze è a Baselice e precisamente la Contrada Costa. Il torrente Cervaro ha tracimato coprendo letteralmente l’unica strada di transito che collega alcune abitazioni al “resto del mondo”! Il sindaco di Baselice, Nicolino Del Vecchio, ha chiesto lo stato di calamità naturale. Si attende l’intervento delle autorità competenti. Tra gli sfollati di Baselice, figura anche un giovane che, per le conseguenze di un incidente stradale, è costretto su una sedia a rotelle. Per il momento i nuclei familiari sono ospitati in un agriturismo della zona ma, ovviamente, le condizioni di vita non sono delle migliori.

Ekoclub International, evidenzia come il “problema” era prevedibile e le soluzioni si potevano prendere prima e devono essere prese immediatamente. Un torrente senza argini e vicino ad una strada, prima o poi esonda e crea problemi! Realizzare gli argini a protezione della strada, non appare un’opera faraonica, è sufficiente un po’ di buona volontà e pochi spiccioli.

Nel Sannio numerose altre zone presentano gli stessi problemi, e gli amministratori, quelli che contano, pensano ai satelliti e alle feste nei borghi. L’Ente che dovrebbe mantenere la strada, evidentemente, non ha mai notato il problema che è evidenziato dalle due foto che correlano il comunicato. Naturalmente Ekoclub ritornerà sull’argomento nei prossimi giorni, sperando che tutto sarà risolto nel migliore dei modi.

*Presidente Provinciale di Ekoclub International

(Le foto sono trattate da www.sanniotradizioni.it)

mercoledì 22 aprile 2009

Nubifragio nel Fortore, viabilità in tilt


L’ennesimo duro colpo alla già dissestata viabilità del Fortore è arrivato nella giornata di ieri quando un violento nubifragio si è abbattuto in quasi tutta la Valfortore. Baselice e San Bartolomeo in Galdo messi in ginocchio prima da giorni di precipitazioni deboli ma continue, poi. ieri pomeriggio. un acquazzone ha complicato di molto la situazione di strade, torrenti e scarpate già precarie a causa di un inverno troppo ‘bagnato’ e, forse anche di una troppo spesso scarsa manutenzione.
L’allarme, al centralino del 115, è scattato poco dopo le 13, quando decine sono state le chiamate ai pompieri per gli allagamenti che hanno interessato scantinati, abitazioni e garage a San Bartolomeo in Galdo. Tre le squadre dei vigili del fuoco, arrivate dal distaccamento di San Marco dei Cavoti e dal comando provinciale, che hanno dovuto fronteggiare una situazione resa ancora più difficile dai tanti smottamenti avvenuti sulle strade che collegano i due centri fortorini. Ed ancora, paura per gli automobilisti in transito nei pressi di un torrente straripato sempre in quella zona.

In serata, i pompieri, che hanno dovuto richiamare in servizio anche il personale a riposo, sono dovuti intervenire nell’area con dei mezzi meccanici per liberare la carreggiata dai detriti scesi dai costoni.

Momenti di apprensione a Baselice dove distanza di poco meno di un mese, torna la paura frana che ha nuovamente interessato il costone tufaceo sotto lo storico Palazzo Lembo. Ieri pomeriggio, infatti, ancora uno smottamento di fango si è riversato sulla carreggiata di via Valfortore, la stessa che la sera del 23 marzo era stata completamente travolta dai detriti di una grossa frana che aveva portato a valle decine di metri cubi di materiale e per questo interdetta al traffico. Allora, come ieri, fortunatamente, nessun automobilista o passante è stato coinvolto.
Da pochi giorni via Valfortore era stata ripulita e riaperta al transito, anche se evidentemente, quei guard rail, sorretti da esili paletti in ferro, e messi a mo di ‘muro di contenimento’ non si sono rilevati sufficienti a contenere neanche il fango sceso dalla scarpata, tanto che i sostegni si sono piegati sotto il peso dei detriti più spessi.

Quel che per adesso è invece certo è che i tanti baselicesi e non solo, sono costretti nuovamente a convivere con un problema esistente dal marzo del 2005 quando dal lato opposto, e sempre a ridosso di Palazzo Lembo, un’altra parte del costone tufaceo cadde lungo via Valfortore.
(www.ilsannioquotidiano.it)

Maltempo, a Baselice straripa il Cervaro


Un forte nubifragio ha colpito ieri pomeriggio la zona del Fortore. A Baselice, in Contrada Costa, le abbondanti piogge hanno causato lo straripamento del torrente Cervaro che ha cambiato corso invadendo la strada che collega alcune abitazioni, ora isolate. In una di queste case, c’è una famiglia di sei persone con due bambini e un giovane con seri problemi di handicap che ha bisogno di cure costanti e immediate.

Le ruspe dei Vigili del Fuoco sono al lavoro ma ci sono enormi difficoltà dettate dal fatto che il torrente la divorato la strada. Il sindaco di Baselice, Nicolino Del Vecchio, ha chiesto lo stato di calamità naturale. Si attende l’intervento delle autorità competenti.
(www.ilquaderno.it)

martedì 21 aprile 2009

Alga rossa, a presto gli sviluppi

La procura di Foggia dopo aver acquisito documenti e testimonianze relative alla situazione della diga di Occhito e in particolare alla presenza della cosiddetta "Alga Rossa" nell'invaso appulo molisano. In un'intervista rilasciata alla "Gazzetta di Capitanata" nei giorni scorsi, il Procuratore Vincenzo Russo non si sbilancia, ma comunque fa nascere più di qualche preoccupazione nei lettori: "Abbiamo vincoli di riservatezza stretti, ma continuiamo a tenere alta l'attenzione. Stiamo facendo degli accertamenti". "Potrebbero esserci sviluppi - continua Russo - nelle prossime settimane".

(tratto da www.zeroventiquattro.it)

San Marco dei Cavoti, innovazione e tecnologia per il distretto tessile

Inaugurato il Centro Servizi del distretto tessile di San Marco dei Cavoti, che fornirà supporto alle aziende per la diffusione di servizi innovativi e per il superamento del divario tecnologico. L'obiettivo è di favorire il processo di sviluppo dell'innovazione all'interno dei sistemi produttivi locali e facilitare l'accesso delle imprese del settore tessile-abbigliamento ai sistemi di integrazione digitale. San Marco dei Cavoti affiancherà gli altri Centri collocati a Caserta, Ottaviano, Calitri e Succivo.
Il progetto rientra nell'Accordo di programma quadro in materia di e-government e Società dell'informazione siglato dalla Regione Campania nel 2004 con il ministero dell'Economia e delle Finanze, la presidenza del Consiglio dei ministri, il dipartimento per l'innovazione e le tecnologie e il Centro nazionale per l'informatica nella pubblica amministrazione per favorire la digitalizzazione dei distretti dell'industria del tessile-abbigliamento.
(Tratto da epicentrobenevento.it)

lunedì 20 aprile 2009

Fonti rinnovabili, i protocolli d'intesa

Mercoledì prossimo presso la sede alla Rocca dei Rettori, verranno sottoscritti i protocolli d'intesa con i Comuni per avviare una nuova stagione di politiche energetiche da fonti rinnovabili.

I protocollo consentiranno di attivare sul territorio sannita norme per la produzione di energia da fonti rinnovabili, per la sensibilizzazione, l'informazione e la formazione sui temi delle fonti energetiche alternative al petrolio, per il risparmio energetico degli edifici e per l'implementazione delle reti.

sabato 18 aprile 2009

Cantone all'università del Sannio

Torna Raffaele Cantone all’università del Sannio. Dopo essere stato recentemente ospite della facoltà Sea nell’ambito del master in Gestione e valorizzazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata, il giudice ex pm del processo Spartacus e autore del libro “Solo per giustizia” sarà presente ad un incontro dal titolo “Dal processo accusatorio al processo di parti”, organizzato dalla Scuola di Dottorato Internazionale in “Persona, Mercato e Istituzioni” della facoltà di Economia dell’Università del Sannio. L’incontro si terrà martedì 21 aprile 2009 alle ore 16 presso il Dipartimento Pe.Me.Is., sala lettura della Biblioteca dipartimentale in piazza Arechi II.

All’evento interverranno anche gli altri due magistrati Giuseppe Maddalena e Raffaello Magi. Saranno inoltre presenti ad animare l’incontro due autorevoli esponenti della dottrina penalistica, i Professori ordinari di Procedura Penale Giuseppe Riccio e Giorgio Spangher. Nell’occasione sarà presentato il volume di Mario Griffo, Professore di Procedura Penale presso la facoltà di Economia dell’Università del Sannio, dal titolo “Volontà delle parti e processo penale”.

(tratto da www.sanniopress.it)

venerdì 17 aprile 2009

Fotovoltaico a costo zero

La giunta della Provincia di Benevento ha approvato un provvedimento per dotare il territorio di 1.000 tetti fotovoltaici capaci di produrre da 3 kwp a 6 kwp di energia elettrica.

Si tratta di una misura, a costo zero, in grado di soddisfare le esigenze dei soggetti privati, persone fisiche (famiglie-tipo di 4-5 unità), persone giuridiche (ditte e società). Nei prossimi giorni un apposito bando pubblico a cura della Provincia consentirà la partecipazione al programma da parte degli interessati. I "tetti" fotovoltaici energia saranno collegati alla rete del distributore locale di energia sfruttando le opportunità offerte dall'attuale normativa di settore che consente di usufruire di incentivi per la produzione di energia elettrica "in conto energia".

Gli impianti dei 1.000 tetti fotovoltaici non comportano alcun esborso finanziario né da parte degli utenti beneficiari né della stessa Provincia di Benevento: gli stessi infatti vengono pagati con gli incentivi definiti in misura dell'energia prodotta.

giovedì 16 aprile 2009

Alga rossa, il caldo la uccide

Postiamo alcuni stralci di un articolo apparso su "La gazzettadelmezzogiorno"
sul fenomeno dell'alga rossa nella diga di Occhito.


A diciotto gradi l’alga rossa potrebbe esalare l’ultimo respiro. Forse siamo vicini. Nella diga di Occhito la temperatura già da qualche settimana risulta aumentata in media di 4-5 gradi rispetto alle rilevazioni dell’ultimo gelido inverno. Non siamo ancora sui livelli ottimali indicati da alcuni studi condotti sull’alga rossa in altre regioni italiane (i laghi laziali di Albano e Nemi, così come quasi tutti i laghi siciliani). Ma con l’approssimarsi della stagione estiva si va inesorabilmente in questa direzione: il caldo è forse l’antidoto più efficace per neutralizzare la temibile microcistina.

Bisognerà in ogni caso attendere un altro mese prima di valutare se le tracce di Planktothrix rubescens nel lago che disseta i foggiani sono ancora mobili e perfettamente in salute. Il responsabile dell’Arpa regionale, Giorgio Assennato, mostra un cauto ottimismo: «Stiamo uscendo dal periodo acuto - spiega - attraversiamo forse l’ultima fase a rischio, dopo di chè il caldo dovrebbe annientare la presenza dell’alga nell’invaso. In ogni caso,
voglio ribadirlo, i continui monitoraggi sulla qualità dell’ac - qua ci dicono che non c’è alcun pericolo per l’alimentazione umana».

(...)La Gazzetta (del Mezzogiorno, nda)l’allarme depuratori lo ha denunciato oltre un mese fa, ma si attende ancora la convocazione del tavolo tecnico in sede di Arpa regionale al quale partecipino i rappresentanti di Molise e Campania. Proprio il depuratore della città di Campobasso - come denunciato dal Consorzio - sarebbe il maggior indiziato. La Procura foggiana, qualche settimana fa, si è attivata per venire a capo del problema. Un magistrato ha effettuato una ricognizione su Occhito a bordo di un elicottero forse per individuare gli scarichi illegali, o presunti tali. Non è dato sapere se sia stata aperta un’inchiesta, ma forse a questo punto solo l’intervento della magistratura potrebbe sbloccare lo stallo.

www.lagazzettadelmezzogiorno.it

Concerto per l'Abruzzo

Il 30 aprile prossimo, a partire dal pomeriggio, presso piazza Roma a Benevento, è in programma un appuntamento musicale pensato per promuovere una raccolta fondi mirata per il terremoto in Abruzzo, che saranno destinati ad una iniziativa di beneficenza. L’evento promosso dal Comune di Benevento, sarà organizzato grazie al contributo volontario e gratuito di associazioni, gruppi, imprenditori e artisti che si esibiranno sul palco per testimoniare la solidarietà del Sannio alle popolazioni colpite dal sisma.

Per ogni informazione e per fornire il proprio contributo è a disposizione il numero di telefono 348/9840652, contattabile sempre dalle ore 9 alle ore 22.
Comunicazioni possono essere anche inoltrate via posta elettronica all’indirizzo beneventoabruzzo@libero.it
In un successivo appuntamento con gli organi di informazione saranno illustrati tutti i dettagli dell’iniziativa di beneficenza.

mercoledì 15 aprile 2009

Turbogas, il no della Provincia

Unità d’intenti tra Provincia e Comune di Benevento sull’insediamento di una centrale a turbogas da circa 400 megawatt da parte dell’Azienda Luminosa alle porte della città nell’area di Ponte Valentino. L’intervento è stato oggetto di una riunione a cui hanno partecipato gli assessori all’Ambiente Gianluca Aceto della Rocca dei Rettori ed Enrico Castiello di Palazzo Mosti, affiancati dagli staff tecnici dei due Enti. (...)
“Nel Sannio – si legge in una nota -, con la programmata produzione da fotovoltaico e con quella dalla centrale idroelettrica di Campolattaro, verrebbe superata abbondantemente la quota di fabbisogno locale e pertanto non sarebbe necessaria un ulteriore surplus di 400 megawatt”. (...)

(Tratto da ilquaderno.it)

martedì 14 aprile 2009

I precari e la scuola

I precari della scuola continuano la protesta contro il decreto cosiddetto “taglia-cattedre”. Questa mattina i docenti hanno manifestato davanti alla Prefettura di Benevento per attirare l’attenzione dell’opinione pubblica sullo stato in cui verserà la scuola sannita coi relativi lavoratori a tempo determinato dopo l'applicazione del decreto legge 133.

Simbolicamente alcuni professori si sono legati le mani per sottolineare il fatto che lo Stato ha negato loro un futuro lavorativo. Il viceprefetto ha ricevuto una delegazione dei precari e assicurato di trasmettere le richieste avanzate al Governo e agli organi competenti.

“Presto i precari – si legge in una nota - attiveranno una cassa solidale i cui fondi raccolti saranno utilizzati per sostenere in minima parte i colleghi che a settembre rimarranno senza lavoro. A breve, inoltre, è prevista una manifestazione nazionale a Roma”.
(Fonte: il quaderno.it)

lunedì 13 aprile 2009

Difendiamo la lingua napoletana

La Lingua Napoletana, una straordinaria risorsa da difendere. Partono le iniziative politiche e culturali a favore di un suo riconoscimento ufficiale e di una sua tutela.

Martedì 21 Aprile, presso la sede dell'Istituto Italiano di Cultura di Napoli, sita in via Bernardo Cavallino 89, alle ore 18.00, il Movimento L'Altro Sud-UDS, nell'ambito delle sue attività in favore del Mezzogiorno presenta la sua iniziativa a difesa della Lingua Napoletana.
Questo prezioso elemento di cultura e d'identità, che ha fatto conoscere nei secoli Napoli e il Sud Italia in tutto il mondo, oggi viene trascurato e ridotto spesso a fattore folcloristico.

Eppure, la Lingua Napoletana, ha espresso una sua grammatica, una sua letteratura, testi teatrali, canzoni e persino atti di governo.
Oggi, questo patrimonio d'identità, può e deve ritornare ad essere un grande fattore d'identificazione territoriale e un importante risorsa culturale ed economico-turistica.

Per discutere delle iniziative concrete da realizzare in tempi rapidi saranno presenti: Colomba Rosaria Andolfi: autrice del volume "Facile, Facile"- impariamo la lingua napoletana. (Ediz. Kaírós Napoli). Ernesto Paolozzi: Docente di Storia della Filosofia Contemporanea presso l'Università Suor Orsola Benincasa; Presidente della Commissione per la Toponomastica del Comune di Napoli. Maria Peruzzini: Coordinatrice dell'Istituto Italiano di Cultura di Napoli. Modera l'incontro Antonio Gentile Presidente nazionale de L'Altro Sud-UDS.

giovedì 9 aprile 2009

Ai comuni sanniti richiesta di medicinali dalle zone terremotate

L’ingegnere Gennaro Fusco della Provincia di Benevento, che coordina il centro di raccolta pro-Abruzzo istituito da Provincia e Comune al Musa di Piano Cappelle, comunica di aver ricevuto una richiesta urgentissima di prodotti medicinali e di disinfettanti per le popolazioni terremotate e sfollate avanzata dalla “Confraternita Nazionale delle Misericordie d’Italia”.

I prodotti richiesti sono Zinixsin, Normix, Polase, Enterogermina, Plasil compresse, Oky, Malox sciroppo, Nimesulide (Aulin), Moment, Brufen, sapone disinfettante, schiuma a secco disinfettante. Chiunque avesse a disposizione questi prodotti, può conferirli al centro raccolta del Musa che provvederà a consegnarli alle zone colpite dal sisma. La richiesta di Fusco è già stata comunicata ai Comuni del Sannio.
(Fonte: ilquaderno.it)

mercoledì 8 aprile 2009

Terremoto, un centro raccolta anche nel Sannio


Un centro di raccolta per lo stoccaggio di materiali e viveri da inviare alle popolazioni dell'Abruzzo è stato allestito presso il Musa (Museo della tecnica e dell'agricoltura) in contrada Piano Cappelle di Benevento. Il Centro che, si trova in prossimità dell'Istituto Agrario "Mario Vetrone", sulla statale da Benevento a San Giorgio del Sannio, è aperto, di mattina, dalle 9.00 alle 13.00 e, di pomeriggio, dalle 16.00 alle 19.30.

Le operazioni sono coordinate dall'ing. Gennaro Fusco, responsabile del servizio del Protezione civile della Provincia, che risponde ai numeri ai numeri telefonici 0824774223, 3204368596, 3333332460, e dal dott. Massimo Romito, funzionario del Settore Protezione Civile del Comune di Benevento, che risponde al tel. 3357580869. Collabora all'operazione il dott. Mario De Tommasi, responsabile del MUSA, ai tel. 0824333165 - 3286568253.
Volontari della Protezione Civile di Benevento provvederanno a convogliare gli alimenti nelle zone colpite dal sisma dopo aver ottenuto le necessarie indicazioni dalla Protezione civile della Regione.

lunedì 6 aprile 2009

Terremoto, allertati gli ospedali sanniti

Gli ospedali di Benevento e Avellino hanno liberato posti letto per accogliere feriti provenienti dalle zone dell’Abruzzo gravemente colpite dal terremoto di questa notte. Ad annunciarlo stamane è stato il presidente della Giunta Regionale della Campania, Antonio Bassolino, in una dichiarazione rilasciata alla stampa.
(fonte:il quaderno.it)

sabato 4 aprile 2009

Cos'è la rabbia

"La calma è la virtù dei forti"
Shakespeare

di Giovanni Anzuino*

Questo periodo storico, caratterizzato da una forte crisi economica, preoccupazioni esistenziali, sovraffollamento ambientale, ritmi incalzanti, inquinamento climatico ed acustico, mette a dura prova la capacità di resistenza dell’individuo. Tutto questo genera nell’individuo frustrazione e insoddisfazione che potrebbero sfociare in comportamenti disfunzionali, come l’aggressività e la violenza. L’anello di congiunzione tra la frustrazione e tali comportamenti è la rabbia.

Che cos’è la rabbia? La rabbia, come la gioia e il dolore, è un’emozione innata e primitiva, tanto che può essere osservata sia nei bambini molto piccoli che negli animali. È caratterizzata da una tendenza all’azione: quando siamo arrabbiati, viviamo una tensione che il corpo sente di dover scaricare al più presto per ritrovare uno stato di equilibrio e di benessere.
La tendenza all’azione associata alla rabbia comprende modificazioni fisiologiche: circolatorie, vocali, muscolari e della mimica facciale che, quindi, preparano l’individuo ad agire, o meglio, ad aggredire.

Nel cervello le parole e le immagini subiscono un processo di interpretazione, attivando così il sistema fisiologico; il sistema nervoso simpatico invia i messaggi, mettendo in allarme tutto il corpo: i surreni producono adrenalina e noradrenalina, i peli si drizzano, i muscoli sono pronti ad agire, la pressione arteriosa sale, il battito cardiaco aumenta, le pupille si dilatano.

La rabbia, dunque, viene considerata una reazione biologica protettiva rispetto ad un attacco reale, ma può diventare disfunzionale nel momento in cui tale risposta è associata ad uno stato di frustrazione sia fisica che psichica. Ci si arrabbia, quindi, per proteggersi da un danno o da un’intrusione, perché non ci si sente apprezzati, perché si è feriti e non si vuole apparire vulnerabili o perché qualcuno viola i nostri diritti. Se la rabbia non viene gestita nel momento in cui emerge, potrebbe provocare conseguenze dannose per sé o per gli altri.

Quando la mente non riesce più a gestire i conflitti ne soffre anche il corpo, infatti numerose affezioni psicosomatiche come mal di schiena, ulcere, emicranie, ipertensione possono essere legate ad una mancata canalizzazione della rabbia.
Ecco che di fronte alla rabbia diventa importante individuare i reali motivi che la fanno esplodere e cercare le soluzioni efficaci per adattarsi alla situazione, evitando che gli eventi negativi ci “distruggano”. Una rabbia gestita aiuta sia a sviluppare maggiore fiducia in noi stessi che ad impedire che si manifesti in comportamenti esplosivi. È importante, quindi, riconoscerla per quello che è: un meccanismo che ci segnala che qualcosa non va, una reazione di insoddisfazione intensa, suscitata da una frustrazione che ci riguarda e che giudichiamo inaccettabile.

Ogni reazione rabbiosa cela una sofferenza o una difficoltà a gestire delle situazioni della propria vita. È utile riconoscere la propria rabbia, ascoltarla, cercando di capire cosa ci sta comunicando, dove siamo stati feriti, cosa desideriamo e perché, e canalizzarla costruttivamente, raggiungendo i nostri obiettivi. La rabbia come tutte le emozioni non è né giusta né sbagliata, c’è, bisogna prenderne atto, comprenderla e gestirla al meglio.
*(psicologo e psicoterapeuta)

in collaborazione
con Fabiana Caroli
(psicologa e psicoterapeuta)
e Giuliana Taddei
(psicologa)

venerdì 3 aprile 2009

Viabilità, dalle parole ai fatti

L’assessore alle infrastrutture della Provincia, Antonio Barbieri, in merito alle proteste per il dissesto della viabilità nel Fortore ha comunicato «che sta lavorando per promuovere in San Bartolomeo in Galdo una conferenza degli enti locali e della Regione Campania su un Piano di risanamento dell’assetto idro-geologico dell’area montana del Fortore».
Bene. Speriamo che alle dichiarazioni seguano i fatti.
Difatti, «la fragilità ed il precario assetto idro-geologico del Fortore» come scrive lei (tranne qualche parentesi) sono dovuti proprio ad anni e anni di disinteresse della politica.

mercoledì 1 aprile 2009

Il Fortore ora rischia di perdere anche il distretto sanitario

Apprendiamo da “il quaderno.it”di ieri che “la Cgil funzione pubblica di Benevento si dice preoccupata per la paventata ipotesi di accorpamento dei distretti sanitari di Morcone e San Bartolomeo in Galdo”.

La preoccupazione del sindacato è che “le popolazioni del Fortore, da sempre marginalizzate per via delle difficili condizioni orografiche che sacrificano la viabilità e quindi lo spostamento dell’utenza che, particolarmente nella lunga stagione invernale, sarebbe costretta a percorrere lunghi chilometri di strade malconce pur di avere un servizio di primaria necessità come quello fornito attualmente sul territorio dalla Asl Bn 1 al distretto numero 23”.

Dunque dopo il danno anche la beffa. Un ospedale che non è mai entrato in funzione realmente. Una sanità negata da sempre. I fortorini per qualsiasi problema di pronto soccorso si devono sobbarcare interminabili viaggi nelle province limitrofi. E ora come se non bastasse vogliono toglierci il distretto sanitario di San Bartolomeo in galdo. Ma i nostri grandi amministratori conoscono il territorio che amministrano? I politici e i sindaci locali dove sono? Tra qualche mese inizieranno la loro solita passerella. Verranno a cercare i nostri voti. È ora di dire basta a questa classe dirigente che ha fallito in tutto. Che si ricorda della nostra esistenza solo quando si vota.

Condivido dunque l'appello lanciato da don Franco Iampietro alla mobilitazione in difesa dei nostri diritti.

www.sanbartolomeo.info

martedì 31 marzo 2009

Strade del Fortore, continua la battaglia dell'Adiconsum

L’Adiconsum, associazione nazionale di difesa dei consumatori e dell’ambiente, con sede zonale a San Bartolomeo in Galdo, da circa tre settimane sta portando avanti una grande petizione popolare per attirare l’attenzione sui numerosi disservizi che giornalmente i cittadini di tutti i Comuni del fortore stanno subendo ormai da anni. Ricordiamo che i tanti cittadini della zona hanno richiesto l’intervento dell’associazione dei consumatori per denunciare e risolvere una volta per sempre i disagi dovuti alle pessime condizioni della strada provinciale n. 39 che a causa di frane e smottamenti ogni inverno crea enormi difficoltà ai residenti.
Infatti è ormai noto a tutti che le condizioni disastrose in cui versa tale strada hanno reso quasi impossibile il transito, provocando danni ai veicoli e ancora peggio mettendo a repentaglio l’incolumità delle persone. La situazione è talmente grave, continua la nota dell’Adiconsum che, ad esempio, per ben 15 giorni Castelvetere è rimasta isolata in quanto le strade di accesso erano impraticabili a causa del cattivo tempo che ha provocato danni da rendere praticamente impossibile il transito.

Questo è solo un esempio, dicono dall’Adiconsum, di come la situazione in tale zona è diventata davvero “pesante” e purtroppo ogni anno è sempre peggio, e tutto questo accade per la mancata manutenzione ordinaria ed extraordinaria.
Alle tante lamentele dei cittadini dei comuni di San Bartolomeo in Galdo, Castelvetere, Montefalcone e Baselice negli ultimi giorni si sono aggiunte anche le segnalazioni dei cittadini di Castelfranco in Miscano, altro Comune del fortore che da anni è vittima dei suddetti problemi.

Infatti i cittadini di Castelfranco stanno anche loro partecipando alla petizione popolare per denunciare a voce alta l’indifferenza verso una zona ricordata solo in campagna elettorale.

L’Adiconsum fa sapere che terminata la raccolta di firme la petizione verrà presentata ufficialmente alla Provincia con l’obiettivo di chiedere urgentemente un incontro ufficiale tra la Provincia di Benevento e i promotori di essa, al fine di esporre in dettaglio le suddette problematiche da anni esistenti e mai prese in considerazione. In mancanza di risposte ed interventi certi e nel breve periodo si procederà esponendo i fatti nelle sedi opportune, in nome e per conto dei tantissimi cittadini-utenti che stanno sottoscrivendo la petizione.

E’ evidente che i cittadini dei vari comuni sono arrivati al limite della sopportazione e la decisione e determinazione con cui stanno portando avanti insieme all’Adiconsum tale petizione popolare lo dimostra. Sono noti i problemi di viabilità nel Fortore ma questo non significa che ciò debba costituire una giustificazione per i continui non interventi da parte dell’Amministrazione Provinciale. In queste zone vivono persone che pagano le tasse, che lavorano e le loro attività costituiscono il fiore all’occhiello di una realtà come quella sannita, perciò non è giusto abbandonarle a sé stesse, come se il problema fosse sempre e solo loro, non garantirgli il minimo dei servizi per rendere più agevole il proseguimento delle loro attività nel nostro territorio.

E’ assurdo che in una zona geograficamente e climaticamente oggetto ogni anno di vere e proprie “calamità naturali”, chi è deputato ad intervenire chiude gli occhi e le orecchie lasciando al caso il tutto con seri pericoli di incidenti e svantaggi anche di natura economica oltre che sociale.
Assicurare i collegamenti stradali è il minimo che si possa chiedere, ed è uno strumento indispensabile per lo sviluppo di qualsiasi comunità.Tale iniziativa è da sostenere, sottoscrivere significa: “affermare cittadinanza e rispetto per tutti e per ognuno dei residenti del Fortore”.
(Fonte: 82cento.it)

lunedì 30 marzo 2009

Insegnanti, il 40% dei tagli al Sud

Sono state pubblicate le tabelle interministeriali sulla scuola per l'anno 2009-2010. Rimane confermato, come in finanziaria, il taglio di 42 mila docenti, di cui oltre 15 mila tra Campania, Sicilia, Calabria e Puglia. Verranno licenziati 10 mila insegnanti della scuola primaria, 15.500 delle medie e 24500 delle superiori, oltre a 245 presidi, a causa dell'accorpamento delle scuole per la chiusura di quelle che hanno meno di 500 scolari.

Restano più o meno invariati i 90500 insegnanti di sostegno. Ma al taglio degli insegnanti non corrisponde una diminuzione degli alunni alle primarie (+4120 alunni) e alle medie (+10462; invece c'è una riduzione alle superiori di 26700 studenti. E questo dovrebbe far capire che questo accade perché molte famiglie non sono in grado di garantire un istruzione ai loro figli, ma hanno bisogno dei soldi che questi ragazzi guadagnerebbero, ovviamente lavorando in nero.

(…) Resta interessante notare come il taglio si concentri soprattutto al Sud, cioè proprio dove l'offerta formativa di insegnamento dovrebbe essere massima, per ridurre la possibilità che i ragazzi finiscano nelle mani della malavita. Ma evidentemente questo per il ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini e per tutto il governo non è un argomento di un qualche interesse.
www.guardailmondo.com

sabato 28 marzo 2009

Discarica di San Bartolomeo, inchiesta in corso

Il sostituto procuratore del tribunale di Foggia Rosa Penza ha compiuto un sopralluogo, a bordo di un elicottero della Polizia di Stato, sorvolando l'area della diga di Occhito insieme con uno staff di agenti muniti di apparecchiature sofisticate e macchine fotografiche. La notizia è stata confermata dal procuratore di Foggia, Vincenzo Russo, il quale però non ha voluto rilasciare dichiarazioni sui motivi del sopralluogo.

Secondo indiscrezioni, l'iniziativa della Procura foggiana sarebbe in relazione alla presenza, per cause ancora da chiarire, di alga rossa, un'alga tossica, nelle acque dell'invaso, che sono costantemente monitorate da mesi. Il sopralluogo si sarebbe però esteso anche al vicino confine col Molise e all'area in cui insiste la discarica di San Bartolomeo in Galdo (Benevento) per verificare se il percolato proveniente da quel sito non abbia inquinato le zone limitrofe sino ad arrivare alla diga di Occhito.
(da www.epicentrobenevento.it)

giovedì 26 marzo 2009

Fortore, strade ko. Sopralluogo della Provincia

Antonio Barbieri, assessore alle infrastrutture della Provincia di Benevento, ha effettuato un sopralluogo nell’area montana del Fortore ai confini con le Regioni Puglia e Molise. L’assessore si è voluto rendere conto di persona delle condizioni della circolazione stradale dopo le ripetute, insistenti, talvolta violente, precipitazioni, anche nevose, che hanno caratterizzato l’autunno/inverno appena trascorso e l’inizio di questa primavera. Sotto esame anche i problemi logistici e le condizioni di taluni immobili che ospitano strutture di servizio dipendenti dalla Provincia.

Con Barbieri erano gli amministratori locali di molti centri del Fortore, i consiglieri provinciali Rubano e Maddalena, i dirigenti dei settori infrastrutture e Patrimonio della Provincia, Salvatore Minicozzi e Valentino Melillo, ed il responsabile per l'ente dei tronchi stradali fortorini, Franco Caruso. Particolare attenzione è stata riservata ad alcuni movimenti franosi che, più degli altri, rendono precaria se non impossibile la circolazione stradale nella zona. L’instabilità dei terreni del Fortore, peraltro ben nota nella letteratura scientifica, si è ulteriormente accentuata in questi ultimi mesi: sono state, dunque, soprattutto verificate, tra le altre, le condizioni delle strade Ginestra degli Schiavoni-Bolle Malvizze, Castelfranco-Montefalcone, Montefalcone ex Statale 369, ex Statale 369 - Sette Luci-San Bartolomeo in Galdo.

Preso atto delle risultanze dei sopralluoghi, Barbieri ha discusso con i responsabili dei Settori degli interventi più opportuni da porre in essere per far fronte alla situazione davvero molto seria e grave venutasi a creare. I danni quantificati dal maltempo nell’area del Fortore per la sola viabilità sfiorano i 40 milioni di euro, secondo una stima prudenziale e provvisoria dei competenti Uffici dell'ente.

www.epicentrobenevento.it

Tagliare quarantamila consiglieri comunali

Tagliare i costi spropositati della politica in questo particolare momento di disagio sociale ed economico è un dovere delle classi dirigenti del Paese. A rilanciare la questione morale dei costi della cattiva politica il Portavoce di Piccoli Comuni, Virgilio Caivano.
“Diminuire il numero dei Consigli Comunali dei piccoli e dei grandi Comuni di cinque unità, significa tagliare qualcosa come oltre quarantamila consiglieri Comunali negli ottomila e passa Comuni italiani -la proposta di Caivano – Un numero enorme di persone che molto spesso, soprattutto nelle piccole comunità locali, operano solo nell’esclusivo interesse dei gruppi familiari di appartenenza, rallentando ed in molti casi danneggiando l’azione complessiva delle Amministrazioni Comunali. Altro taglio da fare secondo il Portavoce di Piccoli Comuni, il dimezzamento del numero degli Assessori Comunali. Nei piccoli Comuni sotto i duemila abitanti averne quattro è davvero una vergogna. Il nostro slogan – le conclusioni del leader di Piccoli Comuni - è meno poltrone più servizi ai cittadini”.

Intanto la proposta lanciata da Caivano al Parlamento italiano di un vincolo di mandato ai Consiglieri comunali e l’incompatibilità ai tecnici (ingegneri, architetti, geometri, ecc..) nelle Giunte comunali trova il consenso pieno della rete.

mercoledì 25 marzo 2009

Baselice, primi accertamenti sulla frana




ENZO COCCA Baselice. Primi accertamenti sulla frana che ha interessato il costone tufaceo sul quale poggia lo storico palazzo Lembo. Nella serata di lunedì una enorme massa di terriccio e tufo, staccatasi all’improvviso, ha invaso il tratto della provinciale Pontesetteluci che attraversa il centro abitato, danneggiando alcuni pali della luce, la strada e una cabina di deviazione della rete del gas. Da ieri tutta la zona risulta transennata, per evitare ulteriori pericoli mentre, con una ordinanza sindacale, è stato chiuso al traffico il primo tratto della strada provinciale Pontesetteluci, con deviazioni sulle strade comunali Serra e Canaloni.

Un paese diviso in due, ma per fortuna, solo danni alle strutture, senza alcuna conseguenza per le persone. Alcuni automobilisti in transito hanno evitato il peggio grazie alla prontezza di riflessi, anche se riferiscono di aver udito un forte boato prima della rapida colata di terra e fango. Già dalla tarda serata di ieri le forze dell’ordine, oltre ad isolare la zona, unitamente ai vigili del fuoco, dopo una serie di accertamenti, avevano escluso il coinvolgimento di persone. Le inclemenze atmosferiche registrate negli ultimi mesi hanno certamente influito sull’accaduto, ma c’è da sottolineare l’atavico dissesto idrogeologico che penalizza tutta l’area fortorina.

Una situazione mai affrontata seriamente, e solo di rado, con interventi a pioggia, si è riusciti a sistemare alcune zone sconvolte dalle frane. In più di una occasione dalle colonne del nostro giornale sono partite segnalazioni sulla pericolosità del costone, anche in base agli smottamenti registrati a più riprese. Come si ricorderà nel febbraio del 1986 la Torre o colombaia che si ergeva dal giardino pensile crollò, rovinando sempre sul sottostante tratto della Pontesetteluci. Inoltre, nel gennaio del 2003, un’altra parte del costone rovinò a valle, con conseguente chiusura al transito dello stesso tratto di strada. Una storia infinita di smottamenti e frane che coinvolge la storica struttura acquisita, da tempo, dal Comune ed interessata da una serie di lavori di consolidamento e di restauro. Anche ultimamente risulta in fase di attuazione un progetto finalizzato proprio alla messa in sicurezza ed alla sistemazione della mura perimetrali e del giardino pensile, zona a ridosso dello smottamento avvenuto ieri, ma i cantieri per le avversità atmosferiche, da diverse settimane, sono stati sospesi.

La situazione è divenuta insostenibile e, pertanto, bisogna intervenire, al più presto, per mettere in sicurezza tutta la zona e per evitare ulteriori danni alla storica struttura il cui costone per la terza volta è scivolato a valle. Ormai, la stabilità del caratteristico maniero, destinato ad ospitare un centro per la formazione dei giovani, in collaborazione con il Distretto industriale di San Marco dei Cavoti, è divenuta molto precaria. I tecnici sono al lavoro per quantificare i danni e per definire gli interventi necessari, ma bisogna reperire i fondi per far partire il risanamento di tutto il costone tufaceo divenuto pericoloso in seguito ai continui smottamenti.
www.ilmattino.it

martedì 24 marzo 2009

Baselice, un enorme costone frana e si abbatte su via Valfortore



Tanta paura ieri sera a Baselice dove un movimento franoso ha interrotto via Valfortore, nelle immediate vicinanze dello storico Palazzo Lembo, attualmente interessato da alcuni lavori di ristrutturazione. Secondo una prima ricostruzione, pochi minuti prima delle 20, un’enorme massa di terreno tufaceo, misto a pietre, alberi ed altri detriti, si è staccato dalla scarpata che costeggia la carreggiata ed è finito sul piano viario. Successivamente, dopo aver travolto tre pali della pubblica illuminazione e lambito una centralina del gas, si è riversato nel terreno sottostante. Scattato l’allarme, sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di San Marco dei Cavoti, i carabinieri della locale stazione ed i vigili urbani. Si è lavorato fino a notte fonda per mettere in sicurezza tutta l’area interessata dalla frana.

(da www.ilsannioquotidiano.it)
per ingrandire la foto cliccaci sopra

lunedì 23 marzo 2009

Il vero Fortore non fa parte dei "Borghi del Sannio"

Leggiamo da ilquaderno.it: "'Borghi del Sannio' è il titolo del nuovo progetto di sviluppo turistico ideato dalla Regione Campania nell’ambito della programmazione dei fondi europei 2007/2013. Dell’iniziativa si è discusso questo pomeriggio nella sala consiliare della Provincia di Benevento".

Ma c'è un piccolo particolare. Anche se si parla di Fortore, ricordiamo ai "governanti" che nessuno dei paesi "veramente" fortorini (Baselice, Foiano, Montefalcone, San Bartolomeo in galdo e Castelvetere)fa parte del progetto.
Per crederci vedere sotto la lista presa direttamente dal blog dell'assessore regionale al Turismo, Claudio Velardi:

"La scelta dei Comuni della Provincia di Benevento e dei suoi Borghi si è incentrata nelle zone della Valle Telesina, del Literno, del Tammaro e del Fortore. I comuni interessati sono Torrecuso, Ponte, San Lupo, San Lorenzo Maggiore, Guardia Sanframondi, Pietraroja, Cusano Mutri, Cerreto Sannita, Pontelandolfo, Campolattaro, Faicchio, San Salvatore Telesino, Castelvenere, Paupisi, Vitulano, Foglianise, Solopaca, Melizzano, Frasso Telesino, Telese, Sant’Agata dei Goti, Moiano, Bucciano, Tocco Caudio, Campoli, CastelPoto, Cautano, Bonea, Forchia, Arpaia, Paulisi, Ariola, Montesarchio, Apollosa, Ceppaloni, Benevento, Pietrelcina, Pescosannita, San Giorgio la Molara, Buonalbergo, San Marco dei Cavoti, Reino, Circello, S.Croce del Sannio, Morcone".

I paesi in neretto sono pre-Fortore. A lor signori diciamo: rimandati in geografia.

sabato 21 marzo 2009

Neve, Fortore di nuovo in tilt

VINCENZO COCCA Baselice. Non si contano i disagi e le difficoltà derivanti dall'ultima ondata di maltempo contraddistinta da una abbondante nevicata che è coincisa con l'arrivo della primavera. Scuole chiuse in vari comuni del Fortore, strade innevate, blackout elettrici e inconvenienti nei collegamenti telefonici. Il pronto intervento dei mezzi spargisale e spazzaneve hanno evitato il blocco della circolazione.Intanto, per tutta la giornata di ieri la coltre bianca è continuata a cadere senza interruzione, accompagnata da continue folate di vento che hanno reso difficoltosa la circolazione sulla viabilità provinciale. Sempre più preoccupante la situazione a Castelfranco in Miscano, laddove si è aggravato lo stato di calamità denunciato a più riprese negli ultimi tempi.

Stesse problematiche anche negli altri comuni i cui amministratori, oltre a dover fare i conti con i paventati tagli ai bilanci si trovano ad affrontare spese impreviste, se non altro per garantire la percorribilità delle strade comunali e rurali. Una situazione di disagio che grava su tutta la comunità residente nella zona del Fortore, area contrassegnata da un atavico dissesto idrogeologico. Purtroppo, le continue inclemenze atmosferiche registrate quest'anno hanno dato il colpo di grazia al già traballante comparto zootecnico e agricolo. I sindaci sono allarmati ed al tempo stesso sfiduciati.

«L'aumento delle difficoltà e delle problematiche legate alla viabilità - esordisce Pietro Giallonardo, primo cittadino di Castelfranco - unite alla inadeguata erogazione della fornitura elettrica e telefonica, senza dimenticare la totale mancanza di ogni forma di assistenza sanitaria, fanno capire a tutti il completo stato di abbandono in cui sono relegati questi piccoli comuni».

Per tutti questi inconvenienti, che ormai si registrano da tempo, Giallonardo ha chiesto un incontro al governatore Bassolino e al presidente della Provincia Cimitile, non solo per rappresentare le tante problematiche legate al territorio di Castelfranco, quanto per individuare le eventuali strategie indispensabili per il riavvio della economia locale». «A distanza di oltre dieci giorni dall'invio della mia richiesta - dice Giallonardo - nessuna delle autorità politiche coinvolte ha mostrato un benché minimo d'interesse. Il tutto evidenzia il totale disinteresse verso le nostre realtà penalizzate da quotidiane problematiche».

www.ilmattino.it

venerdì 20 marzo 2009

Maddalena: pieno sostegno a Cimitile

Si è riunito stamani il Consiglio provinciale sotto la presidenza di Giuseppe Maria Maturo. La seduta si è aperta con la dichiarazione del consigliere provinciale Michele Maddalena dell’Idv circa la conferma del sostegno all’amministrazione Cimitile in conformità al contenuto del documento del Partito regionale e locale: alcuni organi di stampa, ha detto Maddalena, hanno espresso posizioni non rispondenti al vero rispetto ad una vicenda che è afferente solo ad una questione interna di partito. 

 Fonte: Ufficio stampa della Provincia di Benevento

giovedì 19 marzo 2009

Marcia indietro del Governo sull’ordinanza rifiuti grazie alla mediazione della Regione

La protesta inizia ad avere i suoi effetti. Pochi minuti fa l’assessore regionale all’Ambiente Walter Ganapini ha comunicato alla Provincia di Benevento che il Governo avrebbe acconsentito di rivedere il testo dell’ordinanza del presidente del Consiglio dei Ministri sul tema della gestione rifiuti in Campania. L’Esecutivo nazionale, inoltre, avrebbe fissato un incontro sulla questione per martedì 24 marzo.

La mediazione portata avanti da Ganapini era stata chiesta dalle Province campane, e in particolare dall’assessore sannita Gianluca Aceto, perché il provvedimento governativo era ritenuto inaccettabile in quanto esautorava le Province di ogni residua competenza in materia di gestione rifiuti. L’assessore Aceto, preso atto con soddisfazione dell’accoglimento della propria richiesta, ha deciso di sospendere il presidio della Rocca dei Rettori iniziato per protesta contro la stessa ordinanza.

www.ilquaderno.it

mercoledì 18 marzo 2009

Guardie mediche nel Fortore: il pericolo della chiusura


di don Franco Iampietro*

Cosa ne sarà dei presidi di Guardia medica nel Fortore? Il pericolo che vengano soppressi non è scongiurato. L’appello rivolto ai sindaci, benché recepito da alcuni, non è stato sufficiente. La sciagurata ipotesi è ancora in piedi e la popolazione del Fortore teme che gli venga tolto anche questo ultimo servizio. Togliere a chi già non ha niente è ingiusto e odioso: non so come, ma non lo consentiremo. Possibile che non si riesca ad immaginare una soluzione più equa e praticabile? Perché non chiudere lì dove ci sono ospedali nelle vicinanze, facilmente raggiungibili? E’ tempo che ognuno faccia la propria parte e dia il proprio fattivo contributo. A tal fine ci permettiamo, anche se da incompetenti, di dare qualche concreto suggerimento.

Ai Sindaci chiediamo di accollarsi i costi di gestione dei presidi, sia in termini di locali che di utenze. Se necessario si risparmi su altro ma non in questo settore perché ne va di mezzo la salute dei vostri concittadini. E’ in situazioni come questa che si valuta la capacità di governo; qui emerge e si evidenzia l’interesse “vero” che anima l’azione di una amministrazione.

Questo è in concreto quel “bene comune” che riempie i comizi elettorali! Signori Sindaci la vostra gente vi ha dato fiducia, si è fidata e affidata a voi: non la tradite. Fate tutto ciò che è nelle vostre competenze e possibilità e poi siate intransigenti.
Ai medici: se per salvare il servizio è necessario sacrificarsi a lavorare con qualche unità in meno, fatelo. Il bene perseguito richiede e giustifica qualche sacrificio anche da parte vostra. La gente sa in che condizioni siete costretti a lavorare, con quali (scarsi) mezzi. Per questo vi apprezza: non li deludete, la vostra opera è necessaria e preziosa; una vostra rinuncia, un vostro sacrificio si tradurranno in beneficio per un intero popolo. Sia la vostra battaglia assistenziale, non occupazionale, benché consapevoli dell’importanza di una occupazione stabile. Ma qui è in gioco la salute di intere popolazioni e questo deve prevalere sulle pur legittime esigenze occupazionali.

Alla ASL si chiede di utilizzare le risorse risparmiate (grazie al contributo dei sindaci e dei medici) per garantire il numero minimo sufficiente di medici per il mantenimento di tutti (25) i presidi attualmente operanti. Certo non tutto dipende da voi (dirigenti BN1); immaginiamo che anche voi avete da scontrarvi con decisioni che vengono dall’alto e che, forse, non sempre condividete, ma siate fermi nel far presente la situazione di estremo disagio che si vive in queste zone. Denunciate a voce alta, portate a conoscenza della popolazione le inadempienze, le ingiustizie, gli sprechi, le negligenze, i giochetti più o meno leciti di chi è veramente responsabile.

Questa è una battaglia che dovrebbe vedere in prima linea tutti i politici del Fortore e della Provincia, e invece? Silenzio! Non si comprende il perché; forse sono in tutt’altre faccende affaccendati. Ma quali faccende sono più importanti di queste per chi ha scelto di servire il popolo? A tutti è rivolto l’appello a far sentire la propria voce, ad impegnarsi, a fare quanto nelle proprie possibilità perché non venga scritta una nuova pagina umiliante per le popolazioni del Fortore.

*Responsabile Diocesano per la Pastorale Sanitaria

e parroco in San Bartolomeo in Galdo

Raggiunte 10mila visite e 14.500 pagine visualizzate


Un piccolo risultato l'abbiamo raggiunto. Questo blog in meno di un anno ha superato
le 10mila visite e ha avuto 14.500 pagine visualizzate. Abbiamo iniziato questo percorso quasi per gioco, in sordina. Ma evidentemente i "viaggiatori" della rete hanno apprezzato questa nuova finestra affacciata, soprattutto, sul nostro mondo. Il nostro amato Sud, il nostro amato Fortore. Grazie a coloro che ci seguono con costanza. Grazie di nuovo.

martedì 17 marzo 2009

E voi ballate...

di Wanda Montanelli*

Il mondo va a picco come il Titanic, ma gli storditi dal benessere si illudono davvero che esistano le caste protette ad oltranza

Il profumo dei soldi ottenebra anche le menti più acute e all’interno dell’area di sperpero di beni e servizi utilizzati nella vita agiata non si pensa al mondo che c’è là fuori. Mi viene in ricordo il Titanic e tutti i ricconi che mai avrebbero immaginato che l’isola viaggiante derivata dal super progetto di William Pirrie e Thomas Andrews avesse potuto inabissarsi. Il Titanic era considerata una nave assolutamente sicura, al punto che fu detto che “neppure Dio avrebbe potuto affondarla”…

Aveva una stazza di 46.328 tonnellate e poteva trasportare 3537 persone. A bordo il lusso era la parola d’ordine, gli alloggi sfarzosi dotati di soggiorno con sala di lettura, palestra; e per il tempo libero piscina coperta, bagno turco, campo di squash. Adesso, in questo ottuso ignorare le tempeste che agitano i mari su cui poggia l’ordine mondiale, che fanno i ricchi? Come sul Titanic continuano a ballare, pensando erroneamente che loro non saranno travolti dai flutti dell’oceano di povertà e sofferenza in cui sta annegando tanta gente.

Uso l’aggettivo “ricchi”, perché finalmente si può tornare a parlare di ceti sociali senza timore di apparire ancorati al passato, al tempo in cui esistevano i poveri che si distinguevano in maniera chiara ed evidente dai ricchi. Pensavamo ormai superato quel tempo per dei passaggi che hanno portato via via all’uniformazione epidermica, puramente ingannevole nella sostanza, dato che la conquista paritaria di benessere sociale mai si è completata. Dal dopoguerra in poi in Europa si era cambiato modo di vestire e talvolta di vivere. In Francia gli operai avevano iniziato ad andare in giro con la chemise Lacoste mentre in Italia avveniva quell’omologazione dovuta all’avvento della cultura di massa spiegata da un interessante punto di vista di Pier Paolo Pasolini alla fine degli anni ‘60.
Secondo Pasolini il livellamento culturale riguardava tutti: popolo e borghesia, operai e sottoproletari.

Il contesto sociale si uniformava attraverso lo strumento televisivo, visto che il Potere voleva (come vuole) che si parli e si agisca in un dato modo. Non c’è parola che un operaio pronunzi in un intervento - scriveva Pasolini - che non sia “voluta” dall’alto. Ciò che resta originario nell’operaio è ciò che non è verbale: per esempio la sua fisicità, la sua voce, il suo corpo; pertanto unificare i linguaggi alla media televisiva significa controllarli all’interno di un unico mondo-lingua, fatto di espressioni e slang comuni modellanti una nuova coscienza di classe “televisiva”, una super-classe che abbatte le classi tradizionali in un superamento delle differenze, tuttavia fittizio e virtuale.

Se un tempo l’operaio vestiva con la tuta e si esprimeva con un suo linguaggio, oggi che questa differenza si è persa risulta perdente anche la forza di classe. Per i salariati il vestito conformante è una conquista falsa e mai come in questo caso si può dire che “l’abito non fa il monaco”, perché il tutto è dovuto al medium di massa incontenibile e tracotante, che forgia, omogeneizza, appiana le differenze sia linguistiche che comportamentali, sia intellettuali che di classe. Secondo Pasolini non c’è niente di più feroce della banalissima televisione La mediazione che diventa un Tutto e tutto canalizza in direttive comportamentali che si innestano nell’uomo mutandolo e ammansendolo.

La distinzione tra ricchi e poveri, non è qui indicata per incoraggiare un’avversione di classe ma per capire. Secondo il rapporto Eurispes 2009 gli italiani che possono contare su un capitale superiore ad un milione passano nel giro di tre anni a un incremento del 98%, e nel 2010 saranno 712 i paperoni storditi dall’opulenza e come sul Titanic frastornati al suono dei violini. Da noi come altrove le categorie dei marpioni a qualunque titolo e ruolo in quanto referenti dell’attuale disordine mondiale vivono la distrazione musicale e ballando ignorano gli richiami all’ordine.

Parimenti sull’inaffondabile transatlantico fin troppi furono i messaggi ignorati. Era, ricordiamo, il 14 aprile 1912, e alle 13.30 la nave a vapore Baltic avvisò il capitano del Titanic che a 400Km di distanza dalla loro rotta era presente del ghiaccio. Il messaggio fu preso sottogamba. Alle 13.45 arrivò un secondo comunicato da parte del batiscafo Amerika, ma non giunse mai al ponte di comando. Un terzo avvertimento da parte del Californian che sostava bloccato tra i ghiacci segnalava la presenza di grossi pezzi di ghiaccio nella rotta del Titanic, però l’operatore radio del Californian fu zittito perché in quel momento il marconista del Titanic, stava inviando i messaggi personali dei passeggeri. Alle 23.40 le vedette avvistarono un iceberg praticamente davanti alla nave e il resto lo sapete. Qui mi viene in mente l’arguto aneddoto che raccontava Nino Manfredi sul canotto inviato tre volte dal santo protettore al suo protetto che era così convinto di essere unto dal Signore da pretendere di passare al guado le acque alte di un torrente. Tanto erroneamente convinto da soccombere e poi deplorare il mancato soccorso una volta giunto in Paradiso.

I tre canotti in aiuto non erano stati presi in considerazione, né era stata avvertita l’imminenza del pericolo. Forse la sopravvalutazione di sé implica anche il diritto di scelta del come salvarsi? Non è così, occorre stare attenti anche quando i problemi sono fuori dall’immediata circostanza, ed è curioso constatare, tornando al Titanic, come “i messaggi personali dei passeggeri” contavano più di ogni altra cosa. L’errore di poter credere di aver acquistato con i soldi l’incolumità, e quindi l’intangibilità del proprio benessere dalle incidenze esterne, in quel caso l’iceberg, è stato fatale..
Ma noi abbiamo ancora qualche speranza.

*Osservatorio Nazionale ed Europeo
per il Rispetto delle Pari
Opportunità
www.onerpo.it
www.comitatoperwandamontanelli.com

lunedì 16 marzo 2009

Vincolo di mandato per i consiglieri comunali

La bocciatura sonora del terzo mandato per i sindaci dei piccoli Comuni è la prima importante riposta della politica alle lobbies del cemento presenti nelle piccole comunità locali. Adesso la politica è chiamata ad una riflessione complessiva sul ruolo delle Amministrazioni locali, sulla trasparenza dell’attività amministrava e sulla necessità di liberare le istituzioni dal controllo dei potentati locali.

“Occorre il vincolo di mandato – la proposta del Portavoce di Piccoli Comuni, Virgilio Caivano - anche per i Consiglieri Comunali, non è accettabile avere in consiglio comunale persone per oltre tre decenni. Una vergogna tutta interna alle istituzioni italiane. Paletti fermi anche per quanto riguarda le incompatibilità. Non è più accettabile avere assessori ai lavori pubblici che svolgono attività professionali: geometri, architetti, ingegneri, ecc. il cui unico scopo nella vita amministrativa è legato al cemento, agli appalti ed ai progetti. Queste figure professionali non devono poter avere incarichi istituzionali se vogliamo ridare trasparenze e legalità alle istituzioni locali. Una condizione di grave disagio che si verifica soprattutto nei piccoli Comuni del Sud, dove si realizzano condizioni di grave e diffusa illegalità dovuta a commistioni familiari che non servono alla vita pubblica. Il Parlamento italiano ha il dovere di aprire questa riflessione e trovare le adeguate risposte a partire dalle nostre proposte".

venerdì 13 marzo 2009

Sindaci, bocciato in aula il terzo mandato

La mancata approvazione dell’emendamento presentato alla Camera per ottenere il terzo mandato ai sindaci dei piccoli Comuni è una straordinaria risposta alle legittime attese di migliaia e migliaia di giovani residenti nelle piccole comunità locali.

“ E’ la pietra tombale sulla speranza dei perpetui di continuare a gestire le piccole comunità locali – il commento del Portavoce di Piccoli Comuni, Virgilio Caivano,– Il tentativo meschino di continuare a cristallizzare le piccole comunità locali ed impedire ai giovani di sprigionare le proprie energie a favore del futuro ha trovato nelle aule parlamentari le giusta ed adeguata risposta. Alle migliaia e migliaia di persone che attraverso la rete hanno sostenuto le nostre ragioni contro il terzo mandato ai Sindaci nei piccoli Comuni il più sentito e doveroso ringraziamento. La Rete e Facebook sono davvero il luogo della partecipazione e la democrazia attiva di questo tempo. Ai parlamentari che hanno sostenuto le nostre ragioni gli auguri di un buon lavoro a favore dei giovani, il futuro vero del nostro Paese. Il Mezzogiorno d’Italia può guardare avanti con maggiore serenità perché le lobbies del cemento e dei tecnici hanno subito oggi una sonora sconfitta”.
www.piccolicentrieuropei.com

giovedì 12 marzo 2009

Napoli, 21 marzo. L'etica libera la bellezza


L'Altro Sud chiama tutti i suoi militanti e simpatizzanti a partecipare alla manifestazione organizzata da "Libera" per il 21 marzo prossimo. E' il momento che la nota organizzazione fondata da Don Luigi Ciotti, "dedica alla memoria di tutti coloro che hanno dato la vita nel nostro Paese per contrastare le mafie. E' questa l'occasione nella quale Libera rilancia ogni anno un impegno che non deve venire mai meno.

Ci accomuna "la voglia (...) di essere contro tutte le mafie, contro la corruzione politica e gli intrecci clientelari che alimentano gli affari delle organizzazioni criminali e l'illegalità, e di voler continuare a costruire percorsi di libertà, cittadinanza, informazione, legalità, giustizia, solidarietà", consapevoli che questa è l'unica strada per costruire un Sud capace di dare ai suoi giovani la speranza di un futuro.

La XIV edizione della "giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie" avrà come sede la Campania, con una prima manifestazione il 19 marzo a Casal di Principe, in occasione del quindicesimo anniversario della morte di don Peppe Diana e una seconda manifestazione il 21 marzo a Napoli, con l'arrivo dei partecipanti da tutte le parti d'Italia.

mercoledì 11 marzo 2009

Rosaria Capacchione presenta il suo libro

Venerdì 13 marzo alle ore 15.30, presso la Biblioteca Provinciale di Benevento, si terrà la presentazione del libro “L’oro della camorra” di Rosaria Capacchione (Rizzoli editore), un testo di altissimo valore che descrive lo sconcertante potere della camorra, ma anche l'impegno di molti uomini che fanno sperare nella giustizia e nel riscatto del territorio.

Si tratta del terzo appuntamento della rassegna “Nonsololibri-Incontri e strumenti per navigare nella contemporaneità”, organizzata dall’associazione Sanniopress onlus con il patrocinio dell’assessorato alla Cultura della Provincia di Benevento ed il sostegno delle imprese Eurogronde, Aesse Stampa, Solaria Swimming Pool e Hotel Lemi.

Assieme alla cronista giudiziaria del quotidiano Il Mattino interverranno il dirigente del Commissariato di Polizia di Castel Volturno, Pasquale De Lorenzo, ed il presidente di Altrabenevento - associazione per la città sostenibile contro il malaffare, Gabriele Corona. Modererà il presidente dell’associazione Sanniopress onlus, Billy Nuzzolillo.

martedì 10 marzo 2009

Strade dissestate nel Fortore: l’Adiconsum promuove una petizione popolare

Continua l’attività dell’Adiconsum in difesa dei cittadini-utenti del Fortore. Questa volta l’associazione di difesa dei consumatori e dell’ambiente ha promosso una petizione popolare, viste le tante richieste e lamentele dei cittadini di San Bartolomeo in Galdo, Baselice, Castelvetere e Montefalcone, per attirare l’attenzione su una problematica da anni irrisolta nonostante segnalazioni, denuncie fatte non solo dai cittadini ma anche dalle amministrazioni locali alla Provincia di Benevento.
Nello specifico l’Adiconsum di San Bartolomeo, attraverso la suddetta petizione-denuncia chiede alla Provincia di Benevento di intervenire urgentemente per la riqualificazione, ristrutturazione e manutenzione ordinaria ed extraordinaria della Strada Provinciale 39 che collega Montefalcone a San Bartolomeo.

Le condizioni disastrose in cui versa tale strada hanno reso quasi impossibile il transito provocando danni ai veicoli e ancora peggio difficoltà nel raggiungere in tempi utili la struttura ospedaliera di San Bartolomeo, unica nella zona. Inoltre a causa di frane e smottamenti avutisi nelle ultime settimane per ben 15 giorni Castelvetere è rimasta isolata in quanto sono state chiuse tutte le strade di accesso, creando così disaggi enormi.

Ancora peggio è la situazione che si è creata lungo la strada provinciale che collega S Bartolomeo a Benevento dove addirittura sono presenti tombini e pozzetti quasi al centro della strada, realizzati con i lavori riguardanti la linea dell’acquedotto, che creano non pochi danni nei giorni di pioggia mettendo in serio pericolo la sicurezza stradale. Per tutti questi motivi l’Adiconsum ha deciso di scendere in campo dalla parte dei cittadini, diffidando formalmente la Provincia di Benevento dall’arrecare ulteriori danni e disservizi.

In mancanza di riscontro positivo tutti i firmatari della petizione, tutelati dall’Adiconsum, si vedranno costretti a valutare di adire la Magistratura competente, rinunciando alla procedura conciliativa resa inefficace dal mancato svolgimento attribuibile alla Provincia di Benevento, riservandosi di esporre ulteriormente i fatti nelle opportune sedi.

In conclusione l’Adiconsum chiede un incontro ufficiale tra la Provincia di Benevento, attraverso gli assessorati interessati, e i promotori della petizione al fine di esporre in dettaglio le suddette problematiche da anni esistenti e mai prese in considerazione, proprio per porre fine ad una situazione che ogni anno diventa sempre più assorda creando rabbia e sfiducia da parte dei cittadini.
(www.82cento.it)



www.adiconsum.it

lunedì 9 marzo 2009

Noi, popolo di montagna

Gente di frontiera. Da sempre. All’origine avamposto dei fieri sanniti. Argine all’invasione dei saraceni. Ci siamo nutriti della cultura dei barbari. Longobardi e Normanni hanno cavalcato le nostre terre. Francesi, Spagnoli hanno spadroneggiato. Stanchi, dei soprusi, ci siamo ribellati. E siamo diventati briganti. Noi, popolo di montagna. Vinti dalla miseria abbiamo fatto le valigie. Oggi il gran nemico è la frenesia del moderno che ci costringe a morire.

Sconfitti per sempre? «Sconfitti forse provvisoriamente», diceva Nuto Revelli, il quale aggiungeva: «Io non augurerei mai a un giovane di oggi di ripetere la vita di miseria delle generazioni precedenti della montagna: quella no, no assolutamente. Ma che la montagna diventi soltanto monopolio di un turismo sbagliato, scombinato, da cattedrali nel deserto, da centri turistici paracadutati in un contesto di un deserto. Questa visione mi disturba e mi auguro che non succeda. Mi auguro che torni la vita».

sabato 7 marzo 2009

Infrastrutture, la politica dimentica il Fortore


Postiamo (condividendola in pieno) una lettera che il professor Raffaele Iannelli di San Bartolomeo in galdo ha inviato alla presidenza del Consiglio dei ministri, al presidente della Regione Campania, al presidente della Provincia di Benevento, all’on. Costantino BOFFA, all’on. Mario PEPE, all’on. Erminia MAZZONI, all’on. Pasquale VIESPOLI, all’on. Luca COLASANTO e a tutti i Consiglieri provinciali.


Oggetto: Finanziamento delle Grandi Opere da parte dal CIPE


L’approvazione da parte del Cipe è il superamento dell’ultimo ostacolo nel procedimento per la realizzazione del raddoppio della statale Benevento Telese Caianello, dichiara l’on Boffa. È questa, aggiunge, un’ottima notizia per il Sannio e per la Regione Campania.
L’opera infatti è arrivata al Cipe grazie al lavoro bipartisan e all’ottima collaborazione tra Governo e Regione. La politica, conclude Boffa quando si occupa di problemi concreti e lo fa in maniera seria, produce risultati utili per le comunità e per il nostro territorio.

Ancora una volta devo prendere atto, e deve prenderne atto una intera comunità, quella Fortorina, che il Sannio si ferma a Benevento.

Nelle grandi opere approvate dal Cipe non risulta il completamento della strada Benevento-San Bartolomeo. Il vostro spirito bipartisan è valido solo per una parte del territorio, quello Telesino–Beneventano e non per quello Fortorino.
Il Fortore è un altro Mondo, il Fortore è un Mondo da sempre dimenticato e da voi ancora una volta preso in giro, con una differenza che prima era la sola Democrazia Cristiana e ora vi siete coalizzati tutti.

All’on. Viespoli vorrei ricordare i suoi incarichi di governo e le sue promesse nelle varie campagne elettorali.

Provate a percorrere la strada per Montefalcone Valfortore, quella per Castelvetere ValFortore e la Provinciale per Benevento. Organizzate un pullman granturismo bipartisan per avere l’ebbrezza di percorrere strade di un mondo incivile che avete costruito e che non volete o sapete cambiare.

L’enfasi di Costantino Boffa, nel prendersi meriti per questo risultato, si scontra con l’incapacità di avere relazioni con il nostro territorio, con il territorio al quale anche lui ha chiesto voti. La stessa incapacità e disinteresse dimostrata sul problema Ospedale di San Bartolomeo e sui tanti problemi relativi alla sanità nel Fortore.
“La politica dovrebbe occuparsi di questi problemi piuttosto che attardarsi nel teatrino inconcludente ed autoreferenziale e nella disputa, tutta interna al ceto politico, tesa all’occupazione di ogni spazio di gestione e di potere, con assoluta indifferenza alle scelte programmatiche e al governo del territorio e dell’economia”.
Sì on. Boffa condivido in pieno questa sua affermazione il problema purtroppo è mettere in pratica quello che lei dice.

Raffaele IANNELLI

venerdì 6 marzo 2009

L'Altro sud in campo per Pomigliano d'Arco

Il movimento politico l’Altro sud ha avviato una raccolta firme per una petizione da inviare al Presidente della Repubblica con la quale si chiede un intervento di Giorgio Napolitano in merito al rischio chiusura dello stabilimento di Pomigliano d’Arco (Na). Ecco il testo della richiesta: “La presente è per sollecitare, nei limiti del Suo ruolo istituzionale, un suo deciso e autorevole intervento a favore delle migliaia di lavoratori della Fiat di Pomigliano d'Arco e più in generale dei cittadini di questo territorio che, nell’eventualità di una chiusura o di un serio ridimensionamento dello stabilimento, rischiano concretamente di essere travolti da una crisi occupazionale e sociale dalle conseguenze drammatiche”.

Per ulteriori informazioni

www.laltrosud.it

Elezioni e Referendum insieme per risparmiare 400 milioni di euro

Il coordinamento piccoli Comuni italiani lancia una mobilitazione sulla rete per “convincere” il Governo italiano ad accorpare nello stesso giorno le elezioni ed il referendum per risparmiare 400 milioni di euro.

“Una cifra enorme in un momento di grave crisi economica che possiamo utilizzare per dotare di rete veloce centinaia di scuole nei piccoli Comuni e garantire ai nostri giovani il diritto universale alla rete – la proposta lanciata dal Portavoce di Piccoli Comuni, Virgilio Caivano - La politica italiana sembra non comprendere fino in fondo lo stato di grave disagio sociale vissuto dalle famiglie nelle piccole comunità locali. L’esempio di Obama che rilancia lo sviluppo americano partendo proprio dalle nuove tecnologie, dalla ricerca e dalla rete è oscuro alle nostre classi dirigenti mettendo in risalto ancora una volta tutta la debolezza di una classe politica vecchia e superata. Quattrocento milioni di euro sono una cifra enorme e non possiamo permetterci il lusso di sprecarla solo per fare una cortesia politica alla Lega Nord, il partito degli sprechi e delle poltrone costosissime degli enti inutili”.

giovedì 5 marzo 2009

Il giornalista denuncia la mafia su Facebook. E la sua pagina scompare…


(Repubblica) - Un messaggio in italiano. Freddo, burocratico. “Sì dice così: il tuo account è stato disabilitato da un amministratore. Se hai domande o dubbi consulta le Faq”. Scompaiono così da Facebook centinaia di contatti ma soprattutto una intensa attività di comunicazione sulla mafia e la realtà siciliana. E la posta personale.

Nino Randisi è un giornalista. Un dirigente sindacale della sua categoria nell’isola, uno che ha preso molto sul serio il social networking come strumento di comunicazione civile: “Mica si potrà solo scrivere, ho mangiato, ho dormito e tutte quelle altre fesserie che si leggono, no? Si potrà pur comunicare qualcosa di più serio e di più drammatico?“.

“Avevo 500 amici. Ogni giorno pubblicavo video di YouTube sui latitanti più pericolosi. Mettevo materiali che scottano, tutta documentazione seria su argomenti importanti. E mi seguivano in molti. Adesso tutto quello che ho pubblicato finora è andato perso. Ma io non mi arrendo, mi sono rifatto l’account con altri dati e ho ripreso a pubblicare. Voglio proprio vedere cosa succede adesso. Pensa un po’, hanno tolto qualche pagina su Riina, ma ne hanno lasciato altre dove si parla di mafia in tono elogiativo, e il mio spazio, che è una pagina *contro* la mafia, me lo disabilitano?“

Sei sicuro che non te lo abbiano riattivato? Guarda che Facebook è in piena confusione tecnologica, a causa della sua crescita tumultuosa… Potrebbe essere solo un disguido…

“Macchè! Niente e la cosa più irritante è che non c’è nessuno cui scrivere. Non si trova un punto di riferimento in Italia. Questi signori chi li rappresenta? Con chi si deve parlare? Non è possibile che non ci sia un indirizzo cui scrivere”

Randisi è uno dei tanti cui accade questa disavventura facebookistica. A un certo punto qualcuno ti “denuncia”, le tue cose scompaiono, i dati e i contenuti che hai immesso, compresa la posta personale, svaniscono nel nulla. In molti casi - ci risulta - l’account viene riabiliato dopo le proteste, è successo perfino per qualche deputato. Ma intanto sapere “dove” e con chi protestare è molto complesso.

Randisi sembra pensare che qualcuno, dall’Italia, possa aver chiesto l’intervento contro la sua pagina. Ma il punto certo è che Facebook, piattaforma dove ormai più di 6 milioni di italiani esprimono i loro pensieri e le loro proteste, pubblicano le loro immagini e si mandano la loro corrispondenza, non ha nel nostro paese - che si sappia - nemmeno uno “sportello” cui indirizzare i propri reclami. Quella che ha colpito Randisi potrebbe essere censutra o disguido. Si vedrà. Ma se almeno il danneggiato potesse parlarne a qualcuno, forse anche i sospetti diminuirebbero.

mercoledì 4 marzo 2009

Le elezioni comunali e la partita a scacchi

A tre mesi dalle elezioni comunali (il 6 e 7 giugno si vota, mentre un mese prima è il tempo ultimo per presentare le liste) la politica baselicese di colpo si è assopita, placata. Un velo “caliginoso” sembra avvolgere le mosse tattiche degli attori in campo. Nulla trapela dai due schieramenti politici. Una partita a scacchi giocata senza spettatori. Al buio.

Nel momento in cui scriviamo resta in piedi la nuova candidatura di Domenico Canonico, il quale dopo aver subìto diversi colpi ai fianchi, starebbe portando a termine la composizione della propria lista.

Mentre dall’altra parte, saltato il terzo mandato, al sindaco uscente Nicolino del Vecchio non resta che aspettare gli inizi di maggio per far conoscere il nome del suo successore. Da parte nostra speriamo che al più presto questa nuvola plumbea svanisca ai raggi di un sole limpido e scintillante.

martedì 3 marzo 2009

Don Franco ai sindaci del Fortore: "Opponetevi alla chiusura delle guardie mediche"

di don Franco Iampietro*

“L’Asl sta per chiudere alcune guardie mediche”. Questa è la notizia che ultimamente si sente ripetere da più parti. Cosa c’è di vero? E’ una diceria infondata? Un timore ingiustificato? Non è troppo assurdo per essere vero? O è veramente una sciagurata intenzione? Ci si augura che sia un falso allarme, ma come dice il saggio proverbio: chi si è scottato con l’acqua bollente, ha paura pure dell’acqua fredda. E questa popolazione si è già ben scottata, è piena di ustioni! Questo appello rivolto ai sindaci del Fortore, per forza di cose, ha solo carattere preventivo (ma i medici ci hanno insegnato che è meglio prevenire che curare!): Non permettete, in nome delle popolazioni che rappresentate, la chiusura di nessun presidio di guardia medica su questo disgraziato territorio!

Ci vuole coraggio e una fantasia perversa per concepire un progetto del genere: nei nostri paesi le guardie mediche ricevono in media tre chiamate a domicilio ogni notte; sono l’unico punto di riferimento in caso di emergenze, di malori, di infortuni ecc. Chi li sostituirà? I malati e i tanti anziani a chi si rivolgeranno? All’Ospedale di San Bartolomeo? Allo Psaut? Avevano promesso e assicurato che questo fantomatico servizio avrebbe aperto il primo gennaio scorso. Questo i dirigenti dell’Asl avevano affermato con decisione nelle interviste concesse alla Rai e a Mediaset. Non se ne sa più nulla e non si avverte neppure il dovere di fornire una spiegazione o chiedere scusa.

Proviamo a immaginare quali saranno i motivi addotti per giustificare la soppressione di questo ultimo servizio. Probabilmente il famigerato ‘rapporto numero abitanti-medico’ e, non manca mai, ‘problemi di bilancio’. Ci diranno che il rapporto abitanti-medici è inferiore che altrove, esempio Valle Telesina ecc. Ma ci si dimentica due cose essenziali: qui si parla di persone umane nel bisogno e non di numeri statistici. Un solo infortunato grave non soccorso è già una tragedia, non ne occorre un numero proporzionato per essere tale! Secondo: altrove, esempio Valle Telesina, quanto impiegano per raggiungere un ospedale? Un quarto d’ora, venti minuti, mezz’ora?

Dalla Val Fortore (con ottime condizioni di tempo) non si impiega meno di un’ora e mezza. Possibile che questi ‘piccoli’ particolari sfuggano sempre ai tanto esperti programmatori del Servizio Sanitario? E veniamo agli immancabili ‘problemi di bilancio’: si gestisce il servizio sanitario come una ‘Azienda’ ma il criterio ispiratore della logica aziendale è il profitto, qui si tratta della salute e della vita delle persone; può valere lo stesso criterio? La logica aziendale andrebbe usata, ma per controllare ad esempio l’orario di ingresso e di uscita dei dipendenti, le effettive ore di lavoro di dipendenti e dirigenti, le spese correnti e relativi sprechi, le modalità di appalti, forniture, prezzi ecc.: possibile che si può risparmiare solo tagliando i servizi ai cittadini?

Sarebbe utile e proficuo un confronto su questi temi, ma mancano gli interlocutori. Nei mesi scorsi si è tentato con pignola insistenza di invitare a San Bartolomeo in Galdo il presidente della Regione e l’assessore regionale alla Sanità per un confronto - dibattito. Dopo mesi di rinvio l’invito è stato declinato. Perché? Per timore? Si erano date tutte le garanzie che sarebbe stato un confronto civile! Per i troppi impegni? Non vorrei si liberassero solo in occasione della campagna elettorale! In tal caso gli consiglierei di evitare questa zona! (E’ solo un consiglio amichevole e disinteressato). E allora ci rivolgiamo ai sindaci che vivono nel territorio e condividono con le loro popolazioni queste difficoltà: fate sentire forte la vostra voce; non cadete nel tranello che vi induce alla guerra fra poveri: o ‘vincono’ tutti i paesi del Fortore o abbiamo perso tutti!

In tutti i paesi deve rimanere la guardia medica; non è un lusso superfluo, è necessaria. Non è un privilegio, è un diritto sacrosanto. Signori sindaci mettete in campo tutto il vostro potere contrattuale: qui è ‘cosa buona e giusta’ far valere le amicizie politiche; gli scambi di partito, ecc. (lo sapete fare con tanta efficacia in altre situazioni!). E’ un vostro dovere non consentire che i vostri concittadini più deboli, ammalati e anziani, vengano privati anche di questo servizio essenziale. Grazie per quello che farete!
Ci si augura che sia solo un falso allarme, un timore infondato, ma se il pericolo è reale, il Fortore questa volta non dovrà subire in silenzio e con rassegnazione. E’ ora di dire che la misura è colma, si sta esagerando. E’ ora di chiedere conto ai responsabili del proprio operato, con forza e senza sconti”.

*Parroco di San Bartolomeo in galdo

Alga nella diga: efficace azione contro tossine

“E' efficace l'azione dei sistemi correttivi decisi dal tavolo tecnico e attuati da Acquedotto pugliese: lo rende noto l'assessorato regionale pugliese alle politiche della salute a proposito della presenza della AlgaPlanktothrix rubescens, l'alga rossa, nell'invaso della Diga di Occhito e sulla conseguente situazione idrica”.
È quanto si legge in articolo a firma di Marzia Campagna e pubblicato sul sito dell’emittente pugliese “Teleradioerre”.
Continua la giornalista: “Nell'ambito del monitoraggio attuato dal 'Tavolo Tecnico' -fa sapere l'assessorato - i valori rilevati sono sempre stati al di sotto della soglia di allarme fissata dall'Oms e che la potabilità dell'acqua non è mai stata messa in discussione”.

lunedì 2 marzo 2009

Alga rossa, interviene Legambiente

Postiamo alcuni stralci di un articolo pubblicato ieri su "Ilgrecale.it" dal titolo "Alga Rossa, Legambiente: rendete pubblici i dati tecnici”.

Intorno al problema dell’alga rossa nella diga di Occhito si sta facendo una grande confusione e un gran balletto di cifre e numeri che sicuramente non rassicurano le popolazione che utilizzano l’acqua dell’invaso. La presenza nell’invaso della planktothrix rubescens, specie tossica d'acqua dolce, alga appartenente alle Cianoficee non sono un problema solo nostro ma di tutto il mondo, a seguito della contaminazione dei corpi d’acqua con eccessivi livelli di nutrienti primari (fosfati e nitrati)(...).

Questa emergenza viene da lontano, viene dallo scarso controllo dei possibili inquinanti a monte della diga: è risaputo che alcuni paesi del beneventano non hanno ancoro un impianto di depurazione delle acque come è risaputo che la discarica di Serra Pastore a San Bartolomeo in Galdo, è da tempo interessata da una fuoriuscita di percolato.

Le abbondanti precipitazioni hanno aggravato la situazione in quanto le acque sono confluite nel vasto reticolo idrografico tributario del fiume Fortore che alimenta la diga di Occhito. A questo bisogna aggiungere il proliferare dell’alga tossica nell’invaso. (...) Le istituzioni si sono incontrate, hanno costituito tavoli tecnici hanno fatto fare analisi spesso contrastanti fra loro, insomma vi è ancora notevole confusione e intanto la popolazione non ha certezze sulla potabilità dell’acqua. Legambiente Foggia chiede con forza che i dati tecnici siano resi pubblici in modo da tranquillizzare la popolazione, considerato che studi epidemiologici hanno dimostrato la relazione tra tumore epatico primario e consumo di acque contaminate da micro cistine.

(Fonte: ilgrecale.it)