giovedì 4 novembre 2010

Eolico, nuovi impianti nel Fortore


Nuovi impianti eolici nel Fortore. Dopo i recenti progetti presentati a Foiano Valfortore (ad opera della Econergia srl di Cervinara e della Sanmarco Power srl di Napoli), Buonalbergo (Parco eolico Buonalbergo srl di Roma), Benevento (Voltwind srl), San Marco dei Cavoti (Ecoenergia srl) ed in attesa dell’inizio dei lavori di tre nuove centrali eoliche di cui 2 già autorizzate dalla Regione ad opera della Edison (a Foiano Valfortore e San Giorgio La Molara) ed una che ha già ottenuto il VIA (Compagnia Generale degli Investimenti srl a Circello), tocca ora alla Sorgenia Spa di Milano, che comunica di aver dato avviso di avvio di procedimento per la costruzione ed esercizio di un impianto di produzione di energia elettrica da fonte eolica nei Comuni di Castelvetere in Valfortore e Colle Sannita.

Fonte: www.viadalvento.org

mercoledì 3 novembre 2010

Campo sportivo, la replica di Canonico


«La bussola che seguiamo nel nostro operare è sempre e solo la legalità. Dal rispetto delle leggi e dal mantenere i conti in ordine non si può prescindere». È la risposta che il sindaco di Baselice, Domenico Canonico, dà alle accuse, fatta nei giorni scorsi, dalla minoranza consiliare di concedere i lavori di ristrutturazione del campo sportivo comunale a ditte esterne e non locali.

«D’altra parte – continua il primo cittadino – mi sembra che in questo primo anno e mezzo di amministrazione stiano lavorando tutte le ditte locali. Non capisco, dunque, questo voler strumentalizzare a tutti i costi un atto che è stato fatto alla luce del sole e, ripeto, dando a tutte le ditte la pari opportunità così com’è prescritto dalla legge».

E conclude: «Non voglio polemizzare, ma chiedo alla minoranza: com’è che negli anni scorsi non vi siete mai interessati a quante e quali ditte lavoravano a Baselice? È possibile che solo ora vi appassionate a questa tematica? Evidentemente all’epoca, quand’eravate maggioranza, eravate un po’ distratti».

martedì 2 novembre 2010

Baselice, spostata la guardia medica


La guardia medica di Baselice è stata spostata nei giorni scorsi da via Tintiera nei locali pubblici del secondo edificio della scuola elementare.
I cittadini che hanno bisogno del servizio sanitario possono recarsi in via Luigi Capuano.

sabato 30 ottobre 2010

“Chi ha libri, ha labbra”


Nel trigesimo della morte del prof Alfonso Mascia

Caro prof,
te ne sei andato così all’improvviso che ancora non riusciamo a capacitarci.
La tua morte è stata così repentina da prenderci tutti di soprassalto.
La notizia della tua scomparsa, avvenuta in una fresca sera di settembre, appena si è diffusa in paese ha raggelato l’intera comunità. Ci ha presi tutti di sgomento, non foss’altro per la tragica fatalità con cui si è verificata. “Come ‘na fronna giallanute inte lu mese de nuvembre…s’è stuccat lu pedecine, e…”
È vero: la morte ama il silenzio. Essa rappresenta proprio la fase del passaggio: dalla parola al silenzio.
Ogni parola detta in più o in meno rischia solo di offendere la memoria… ma per prima il dovere e poi il ricordo mi hanno spinto a scrivere ed a lasciare questo pensiero per Te.

Tu, caro prof, sei stato il mio docente di italiano, per tre anni, al liceo classico. Con te ho viaggiato per circa 800 giorni, quotidianamente, salvo i periodi delle festività e quello delle vacanze. Non riuscirò mai a dimenticare questo periodo, come parimenti non riuscirò a scordare i tuoi “insegnamenti”, le tue battute, le tue perle di saggezza e di esperienza di vita vissuta che infondevi sia in classe, sia lungo il tragitto scolastico di andata e ritorno, sia negli altri momenti della vita.

Le lezioni di vita… quando nel dimostrare alla mia classe che non ero un “privilegiato” mi interrogasti per tre giorni di seguito e … le lezioni di studio… inteso quale unico ed imprescindibile veicolo per giungere alla cultura ed al sapere.
Non potrò mai accantonare il ricordo delle Tue “spiegazioni” della letteratura italiana, ed in particolare quelle riguardanti la “Commedia” di Dante, il Foscolo, il Manzoni, il Leopardi. Da profondo conoscitore ed acuto osservatore della realtà ti calavi nei panni di quei personaggi e ti immedesimavi nella lettura di quelle opere che – da docente – recitavi (mi facevi recitare!) e spiegavi, con spirito critico e con grande acume, ai tuoi alunni.
Oggi di tutto ciò non resta e non può che restare il ricordo. Ed a tal proposito rinvengo un passo da “I Sepolcri” del Foscolo: “…sol chi non lascia eredità d’affetti poca gioia ha dell’urna…”.
E di eredità, in tutti i sensi, caro prof., a me ed a tanti di noi Tu ne hai lasciata eccome!

Ma i miei ricordi si estendono anche ed in particolare alla Tua attività teatrale – che hai fatto amare ai più – e di cui io, molto modestamente, ho vestito i panni di attore, di interprete e di spettatore delle varie opere andate in scena e raccolte nel volume “Fortore su il sipario!”: commedie e drammi con al centro la Valfortore, una terra trascurata ed emarginata, di cui “ti è sembrato giusto lasciare traccia della storia, della società e della vita di un territorio così negletto”.
E poi, in ultimo ma non da ultimo, il vocabolario!
“Il dialetto baselicese” la lingua scritta e parlata della tua gente, la gente del tuo paese che potrà avere testimonianza del suo vernacolo proprio grazie a Te, al tuo lungo e certosino lavoro di filologo.

Anche qui non potrò mai dimenticare quel trascorrere di lunghi e piacevoli momenti passati a “divagare” ed a ricercare il significato/i delle singole parole, del lemma, del verbo…
Il dialetto, il vernacolo baselicese, che – nel suo piccolo - possiede il fascino della musica … perché è capace di travalicare il mondo dei significati per fare spazio a quello dell’emozione.

“Chi ha libri… ha labbra”. Non so dire, in questo momento, di chi era questa citazione, ma ricordo che tu, mio amato prof, me lo hai ribadito spesso.

Salvatore Brancaccio

venerdì 29 ottobre 2010

Psaut, ora apre il primo dicembre


Postiamo un articolo apparso oggi su il quaderno.it dal titolo "Sanità, il Psaut a San Bartolomeo aprirà il 1° dicembre. 118 a Foiano e Ginestra".

Vertice ieri mattina per la sanità nel Fortore con il commissario dell'Asl, Enrico Di Salvo. Si è stabilito che il Psaut di San Bartolomeo in Galdo aprirà il 1° dicembre, mentre il 118 resterà a Foiano e Ginestra degli Schiavoni. Il 5 novembre si tornerà, invece, a discutere delle sorti dell'ospedale di San Bartolomeo che potrebbe essere trasformato in una Struttura polifunzionale per la salute (Sps), equiparata agli ospedali territoriali di base.
Fonte: Il Mattino

giovedì 28 ottobre 2010

MONNEZZA, MONNEZZA!

di Pino Aprile

Dove finisce la monnezza sottratta alla vista e alle telecamere? (Tanto, l’importante è che non si veda). Per Terroni, mi capita di andare ovunque, in paesi in cui non ero mai stato (e sì che ho girato); dove credo si vada giusto se sai che esiste e hai qualcuno incontrare: insomma, o sei il fornitore di merendine o hai parenti lì, sennò… È quello che pensai quando arrivai a San Bartolomeo in Galdo, dove ebbi la felice sopresa (per fortuna, non rara) di incontrare un gruppo di ragazzi svegli, simpatici, impegnati nella ricerca dei modi e dei progetti per rivitalizzare un paese, il proprio, che l’emigrazione ha dimezzato. Sono laureati, pieni di idee e volontà. E vogliono farcela. Ce la faranno. Puntano anche sul turismo, ma… E indicai il posto. Monnezza, appena sotto il paese. Una discarica. Cominciai a fare domande, vennero fuori le solite porcherie (beh, è monnezza, no?) esiliate lontano dalla curiosità. Come dire: problema risolto, perché non lo si vede più. Così, chiesi a Sergio Truglio, che a San Bartolomeo mi aveva invitato, a nome dell’associazione Steven B. Biko, di saperne di più. Ecco, qui sotto, cosa mi ha inviato. Mentre l’Italia assiste al massacro di Terzigno a colpi di monnezza e manganello, tante altre Terzigno avvelenano terra e acqua e popolo, nel silenzio di una finta soluzione.

La costruzione della discarica iniziò nel 1996, doveva essere usata inizialmente solo come discarica consortile (Consorzio BN3) (i paesi a nord est di Benevento). La capienza totale era di 60000 t. Nel 1999 venne aperta e furono sversati 33000 t di rifiuti “tal quali”, ma già nel 2000 a seguito di un’impennata dell’emergenza rifiuti a Napoli e Provincia, fu usata per sversare i rifiuti del napoletano. Nel 2004 tra FOS (frazione organica stabilizzata, stabilizzata solo sulla carta, a giudicare dal nauseabondo odore che aleggiò per mesi a SBiG) e rifiuti “tal quali”, si arrivò a 70000 t. di immondizia, + 10000 t. sulla capienza iniziale. Le comiche iniziano nel 2006, in seguito ad un nuovo picco dell’emergenza rifiuti, l’ordinanza commissariale regionale 437 recita: “utilizzando e ampliando le volumetrie residue, vi è la possibilità di ulteriori abbancamenti di rifiuti, valutati in almeno 10500 t.”. Al 1 febbraio 2007 quell’”almeno 10500 t” si era già trasformato in oltre 30000 t. Insomma una discarica con capienza 60000 t, si è ritrovata a contenerne oltre 100000 t. con un plus di 40000 t. Ovviamente il percolato è tracimato, a questo punto, vi sono state nuovamente delle iniziative di Legambiente della Valfortore e del Comitato per la difesa del territorio, i quali hanno filmato e inviato a vari enti (Corpo Forestale dello Stato, Carabinieri, Arpa –Campania, Puglia e Molise-, Acquedotto Pugliese) dei filmati sulla tracimazione del percolato (i filmati sono in mio possesso). Il percolato, attraverso una sequenza di valloni (dei Preti, Capuano, Cupo) ha raggiunto il fiume Fortore, che riempie l’invaso di Occhito, il quale dà da bere a quasi tutta la Capitanata, su segnalazione del Corpo Forestale di SBiG, è intervenuto il Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale del Coordinamento di Benevento del Corpo Forestale dello Stato che ha provveduto al sequestro della discarica (l’ordine è prot. Con n. 1284 del 13/02/2007). Nel 2010 dopo ben tre anni, frattanto il percolato veniva drenato settimanalmente con autobotti, per evitare che tracimasse (due, tre autobotti settimanali hanno un costo), il Prefetto ha stanziato i fondi per la bonifica. A tutt’oggi l’unica cosa che è stata fatta è la copertura della discarica con un telo, sperando che sia sufficiente ad evitare in inverno nuove tracimazioni del percolato.

Per quanto riguarda l’alga rossa nell’invaso di Occhito, ho letto le spiegazioni più disparate di vari “esperti”, c’è quello che afferma che in un invaso artificiale, la formazione dell’alga è fisiologica, a quell’altro che dà la colpa ai fertilizzanti azotati, ad un altro che afferma che la presenza dell’alga è dovuta a scarichi civili non controllati. Si parla del depuratore di Campobasso come maggiore indiziato, la discarica di SBiG non è citata in nessun articolo di giornale, sta di fatto che è stata posta sotto sequestro a seguito delle segnalazioni di Legambiente della Valfortore e del Comitato di Tutela del Cittadino, ai vari enti (Acquedotto Pugliese, Corpo Forestale dello Stato, Arpa etc etc) e delle pressioni di questi enti alla Polizia Ambientale sui pericoli di inquinamento delle falde acquifere.

Mi diceva un membro del Comitato, che questo inverno, un PM di Foggia e dei tecnici dell’Acquedotto Pugliese hanno fatto dei rilevamenti in elicottero, per verificare la connessione tra discarica di SBiG e invaso di Occhito. Però non ho trovato conferma di un’eventuale inchiesta della Procura di Foggia. Solo un’indiscrezione giornalistica non confermata in questo anno.

www.pinoaprile.it

mercoledì 27 ottobre 2010

L'Arma dei Carabinieri in prima linea nel progetto “Prevenzione droga” promosso dal Comune di Baselice


Nell’ambito del progetto “Prevenzione droga”, promosso dal Comune di Baselice, presso le scuole medie e superiori del centro fortorino, i Carabinieri della Compagnia di San Bartolomeo in Galdo e quelli della Stazione di Baselice hanno preso parte quest'oggi (ieri per chi legge) alla giornata conclusiva dei lavori.

L’iniziativa, che si è svolta in tre giornate differenti, ha avuto quale tema centrale quello della legalità e della prevenzione all’uso di droghe.
Numerose le tematiche affrontate dagli aspetti normativi legislativi a quelli legati agli effetti fisici e psicologici prodotti dall'uso di sostanze stupefacenti; a relazionare nel corso della tre giorni di incontri, esponenti dell'amministrazione comunale di Baselice, alcuni psicologi, esperti della Guardia di Finanza e dei Carabinieri. Inoltre agli studenti, riuniti presso palestra dell’Istituto superiore “E. Medi”, è stato mostrato un documentario sulla storia e sugli effetti altamente nocivi dell'uso di droghe.

www.ntr24.tv/it

martedì 26 ottobre 2010

L' ospedale di San Bartolomeo e l'interrogazione parlamentare


Ecco il testo dell'interrogazione a risposta scritta fatta dai deputati FARINA, COSCIONI, BELTRANDI, BERNARDINI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI, al ministro della Salute il 3 agosto scorso.

Per sapere - premesso che: i lavori dell'ospedale di San Bartolomeo in Galdo (Benevento) sono iniziati nel 1958; nel 2008 è stata perfino apposta una lapide: «Dopo cinquant'anni di attese, speranze, delusioni e lo sperpero di circa 24 milioni di euro, a memoria e a vergogna della incapacità politica e amministrativa dei loro rappresentanti, i cittadini posero»;

il sindaco di San Bartolomeo in Galdo, Vincenzo Sangregorio, ha dichiarato: «Da bambino venivo in questo ospedale con i miei amici, era un posto perfetto per giocare a nascondino. Nei corridoi già abbandonati usavo i carrelli portavivande a mò di skateboard per le mie scorribande da piccolo malandrino»;

l'edificio in questione è costituito da quattro piani per 133 posti letti previsti, 12mila metri quadrati attrezzati con sale di degenze complete di ossigeno e bagni funzionanti; nelle camere i mobili imballati; nel 2008 l'ospedale è stato definitivamente cancellato dal piano sanitario nazionale per restare solo un pronto soccorso attivo per esigenze territoriali, che tuttavia non risulta essere ancora stato attivato;

all'interno si possono trovare cartelle cliniche, esami diagnostici, ecografie: tutto buttato sul pavimento tra rifiuti di ogni genere; all'esterno esiste un gigantesco parcheggio su due piani, con sbarre elettroniche e strisce disegnate, vuoto come tutto il resto -:

se sia in grado di quantificare a quanto ammonta la cifra finora spesa - meglio sarebbe dire, ad avviso degli interroganti, sperperata - per quella che il sindaco di San Bartolomeo in Galdo Vincenzo Sangregorio ha definito con amara ironia «l'opera incompiuta più vecchia d'Italia»;

quali iniziative il Governo, nell'ambito delle proprie prerogative, intenda promuovere o adottare anche per il tramite del Commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro del settore sanitario.

Seduta del 3 agosto 2010

lunedì 25 ottobre 2010

Monnezza, le discariche non rivolvono il problema

Aprire nuove discariche non vuol dire risolvere l'emergenza, come già dimostrato più volte in Campania: per risolvere una volta per tutte l'emergenza rifiuti
si deve avviare un ciclo completo fondato soprattutto su riduzione, riciclaggio, impianti di compostaggio e compostaggio domestico, trattamento dei rifiuti con recupero e riuso dei materiali.

Il 21 e 22 ottobre un pugno di persone, tra cui anche attivisti del WWF Sannio, hanno manifestato il diritto di riaffermare la democrazia davanti alla discarica di Sant’Arcangelo Trimonte contro l’ordinanza del presidente Caldoro che imponeva lo sversamento qui dei rifiuti della provincia di Napoli, non più in grado di smaltirli.
Da più di tre anni queste persone non solo dicono basta allo smaltimento dei rifiuti con le discariche o con gli inceneritori, ma chiedono anche come sanniti di far rispettare un decreto, quello che pone fine ad un’emergenza regionale dannosissima all’ambiente e alle tasche dei contribuenti, che attribuisce alle Province la responsabilità del ciclo dei rifiuti. È stato naturale, quindi, che ai manifestanti si unissero fisicamente anche le istituzioni, Provincia e Comuni, che si sono sentite espropriate anche loro del diritto all’autogoverno riconosciuto solo pochi mesi prima.
La civilissima ma caparbia manifestazione ha scongiurato, per ora, una nuova “Regionalizzazione dei Rifiuti”, ma la difficile emergenza napoletana che incombe potrebbe determinare nuove azioni di “violenza” da parte delle istituzioni stesse ai danni del territorio e della salute dei sanniti.
Quello che il WWF condanna, ormai da più di qualche anno, è la scellerata scelta da parte della Regione Campania e del Governo nazionale, di smaltire i rifiuti con discariche e inceneritori. La conferma dell’apertura di una nuova discarica nel Parco Nazionale del Vesuvio, inoltre, è irragionevole e soprattutto irresponsabile e mette in discussione l'esistenza stessa del Parco, proprio nell’anno dedicato alla biodiversità!

Aprire nuove discariche non vuol dire risolvere l'emergenza, come già dimostrato più volte in Campania: per risolvere una volta per tutte l'emergenza rifiuti si deve avviare un ciclo completo fondato soprattutto su riduzione, riciclaggio, impianti di compostaggio e compostaggio domestico, trattamento dei rifiuti con recupero e riuso dei materiali.

Si coglie, quindi, l’occasione per chiedere alla Provincia, che secondo il suddetto decreto ministeriale dovrà assumersi l’onere dello smaltimento dei rifiuti e della raccolta dal 1 gennaio 2011:
- di avviare concretamente un ciclo dei rifiuti diverso da quello attuale e di avviare tempestivamente con qualsiasi risorsa economica disponibile gli impianti di compostaggio di piccola taglia, fino a 15.000 abitanti, localizzati in vari siti della provincia;
- se il Piano Rifiuti da attuare è quello emanato all’inizio dell’anno e rimodulato a giugno, sarebbe interessante inoltre conoscerne i tempi di esecuzione;
- infine, di continuare a sostenere con forza in tutte le sedi istituzionali il suo Piano, ma condividendolo il più possibile con i cittadini e le associazioni.
La mancata presa di posizione di fronte a politiche nazionali e regionali che minano il territorio sannita e la mancata esecuzione del Piano potrebbe essere ritenuto come il fallimento della Giunta provinciale.

Camillo Campolongo
Associazione WWF Sannio - Benevento

venerdì 22 ottobre 2010

Foiano e l'eolico


Foiano Valfortore punta decisamente sull'eolico. Oltre al progetto da 18 mw da costruire a San Giovanni ad opera della società Sanmarco Power srl di Napoli, ce n'è un altro per una potenza di 30 mw da realizzare sempre nel territorio del piccolo comune ad opera questa volta della società Ecoenergia di Cervinara (Avellino). Difatti è stato depositato presso alla Regione, la Provincia di Benevento ed il comune di Foiano il progetto e lo studio di impatto ambientale di queste torri della potenza di 3 mw l’'una. Chiunque può visionare i progetti entro 45 giorni (a partire dal 18 settembre scorso) all'assessorato all'Ambiente regionale di via Alcide De Gasperi oppure al Settore fonti energetiche di Napoli.

giovedì 21 ottobre 2010

Appello ad Emergency perché apra un ospedale nella Valfortore


Facciamo nostro l'appello lanciato sul blog www.andrez.cotti.biz affinché Emergency di Gino Strada porti un suo ospedale nel Fortore.

di Tiziana Bisogno

Lancio un appello ad Emergency perchè porti uno dei suoi ospedali a San Bartolomeo in Galdo. Valle del Fortore. Provincia di Benevento. Italia. Anche se lì non ci sono molti immigrati, ma solo una popolazione che ha atteso per anni di vedersi riconosciuto il diritto alla salute, come qualsiasi altro cittadino italiano. Che ha lottato per ottenere quel diritto negato. Chi si ammala lì è costretto a fare 60 km per trovare il primo ospedale. Fuori regione, però. Benevento la raggiungi in un’ora in condizioni normali. Diventa irraggiungibile se c’è una emergenza. Come si fa a trasportare un infartuato su una strada tortuosa, di montagna, spesso con frane?
Eppure l’ospedale c’è. Ci son voluti più di 50 anni e più di 20 milioni di ero per costruirlo. Un ospedale mai aperto e che non entrerà mai in funzione. Nonostante l’insegna posta lì, a ricordare da anni che un ospedale c’è. Padre Pio lo hanno chiamato.

Ma il miracolo tanto atteso non è mai arrivato. Nonostante la sua costruzione sia terminata da anni. Nonostante siano stati espletati da anni i concorsi per il personale medico e infermieristico. I concorsi da primario. Nonostante le sale operatorie attrezzate. Solo due anni fa l’ultima ristrutturazione e il rifacimento degli impianti. Uno scandalo su cui nessuno mai si è degnato di indagare a fondo. Da ministro dei Lavori Pubblici Di Pietro inviò degli ispettori. Ma poi? Della sua apertura se ne parlava, puntualmente, ad ogni elezione, politica o amministrativa che fosse. Ogni volta. Anche questa volta. Anche nell’ultima tornata elettorale per le regionali c’è stato il solito ritornello. Una bugia, agitata solo per raccogliere consensi. Voti. “Si aprirà” annnunciò il deputato Nunzia De Girolamo, coordinatrice provinciale del Pdl, alla vigilia delle elezioni. In verità a San Bartolomeo in Galdo non ci aveva creduto più nessuno. Poi la conferma.

Dopo 50 anni di attesa. Grazie a Caldoro, con il placet del presidente del Consiglio, e a tutti quelli che negli anni li hanno preceduti, muore anche la speranza, così come negli anni sono morte tante persone che si sarebbero potute salvare se solo quell’ospedale fosse stato funzionante. Quella struttura diventerà un presidio riabilitativo gestito da privati in convenzione. Ecco, ci siamo. I privati, le convenzioni.
Perchè non dare invece quella struttura in gestione ad Emergency?

Dal blog http://www.andrez.cotti.biz/appello-ad-emergency-perche-apra-un-ospedale-nella-valfortore-3013.html

mercoledì 20 ottobre 2010

Monnezza, Cimitile scrive a Colasanto

Ecco il testo di una email inviata ieri dal presidente della Provincia di Benevento, Aniello Cimitile, al presidente della Commissione ambiente del Consiglio regionale della Campania, Luca Colasanto, in merito alla decisione del presidente della Regione di conferimenti straordinari di rifiuti nel Sannio.

«Gentile Presidente, avendo appreso che ella ha convocato la Commissione ambiente del Consiglio regionale della Campania per martedì 26 ottobre 2010 per discutere sui conferimenti straordinari di rifiuti in Sant'Arcangelo Trimonte, desidero assicurarle di aver particolarmente apprezzato il gesto. Nel ringraziarla di tanto, mi permetta tuttavia farle rispettosamente osservare che la data da lei indicata appare troppo in là nel tempo, rispetto alle preoccupazioni vivissime e motivate che si sono innescate in noi nell'apprendere la notizia dei conferimenti straordinari di rifiuti in una discarica assolutamente insicura. Sembrerebbe, peraltro, che la data da Lei indicata i conferimenti dovrebbero essere già stati ultimati: pertanto, La pregherei di voler esaminare la possibilità di anticipare la predetta riunione al più tardi a giovedì prossimo, 21 ottobre. In attesa di un suo cortese riscontro, Le invio distinti saluti. Il Presidente della Provincia di Benevento, Aniello Cimitile».

martedì 19 ottobre 2010

San Giovanni, nuovo progetto eolico


A Foiano Valfortore una nuova centrale eolica? La Sanmarco Power Srl, infatti, comunica di aver depositato gli elaborati e di aver avviato la procedura di valutazione di impatto ambientale per un progetto della potenza di 18 mw in località San Giovanni.
Il 17 settembre scorso la società ha depositato a Napoli presso il Settore tutela ambiente, la Provincia di Benevento e i Comuni di Foiano e Molinara, copia degli elaborati relativi al progetto.

L’intervento consiste nell’installazione di 6 aerogeneratori, da 3 mw ciascuno, per la produzione di energia elettrica da fonte eolica, e delle relative opere ed infrastrutture di connessione alla rete di trasmissione nazionale, attraverso propria stazione di trasformazione ubicata nel Comune di Molinara.
Chiunque sia interessato, a qualsiasi titolo, dalla realizzazione degli interventi oggetto del presente avviso, può presentare osservazioni scritte presso il Servizio Via, Settore tutela ambiente di via De Gasperi, 28, Napoli.

lunedì 18 ottobre 2010

La Uil dà la sveglia ai presidenti delle 3 Comunità Montane in difesa dei lavoratori senza stipendi

La segreteria provinciale della UIL Federazione Poteri Locali di Benevento ha inviato una nota ai presidenti delle comunità montane sannite Fortore, Titerno-Ato Tammaro e Taburno, al prefetto di Benevento ed al presidente della Giunta Regionale della Campania, in merito alla grave situazione patita dai dipendenti delle stesse.

La Uil “invita i presidenti delle tre comunità montane a intraprendere ogni e più opportuna azione affinché sia garantito il pagamento dello stipendio a favore dei lavoratori, compresi quelli posti in disponibilità presso la comunità montana del Fortore.

Al prefetto di Benevento ed al presidente della regione Campania, che leggono per conoscenza, la Uil fa voti affinché si prenda atto della difficile situazione determinatasi col sostanziale blocco degli stipendi dei lavoratori delle tre comunità montane e resta in attesa di cortesi ed urgenti comunicazioni al riguardo. In caso d’inerzia, saranno assunte le consequenziali azioni legali per il rispetto del diritto fondamentale dei lavoratori a percepire lo stipendio mensile” (...).

tratto da ilquaderno.it

sabato 16 ottobre 2010

RADIO PADANIA AL SUD


di Gaetano Pietropaolo*

Qualche mese fa, noi de L’Altro Sud assieme ai Verdi campani, inviammo un esposto alla Procura della Repubblica di Milano contro Radio Padania. Lo spunto ci fu dato dall’ennesimo vergognoso commento antimeridionale che, con nonchalance, la radio della Lega trasmetteva per bocca di un attivista che giustificava l’assassinio, per futili motivi, di due meridionali in Germania.

In fin dei conti però ci rincuorava l’idea che, a noi del Sud, la radio leghista non si sarebbe mai imposta con arroganza alle nostre orecchie. Se proprio avessimo avuto bisogno di qualche minuto di indignazione, avremmo dovuto cercarcela su internet ed ascoltarla on line. Ma, ancora ignari degli effetti di una Legge del dicembre del 2001, ci sbagliavamo. Ad oggi, cominciano ad essere abbastanza frequenti i casi in cui, inconsapevoli cittadini meridionali, nel cercarsi una frequenza radiofonica civile, si imbattono in qualche insulto nei loro confronti o in qualche invettiva anti-terrona. Perché? Cosa è successo? Ritorniamo alla Legge a cui si è fatto cenno. Si tratta della Finanziaria per il 2002. Ovviamente è facile immaginare chi fosse al Governo allora.

Questa legge, all’articolo 74 autorizza le cosiddette radio comunitarie (radio che siano espressione di particolari istanze culturali, etniche, politiche e religiose) ad attivare nuovi impianti, fino a raggiungere la copertura del 60% del territorio nazionale. Funziona così: si occupa la frequenza, lo si comunica al ministero delle Comunicazioni e, entro 90 giorni, la frequenza si intende autorizzata con il meccanismo del silenzio-assenso. Dov’è il trucco, è presto detto. Al di là di alcune radio minori, le principali radio che possono approfittare di questa Legge, appunto perché radio comunitarie, sono Radio Padania e Radio Maria. Considerato che Radio Maria già supera il 60% di copertura del territorio nazionale, non è sostanzialmente interessata dalla norma.

Di fatto, si tratta di uno strumento per consentire alla Radio del Senatùr di fare incetta di frequenze gratis. Niente male per essere in un paese dove attivare nuove frequenze radiofoniche, tra limiti di legge e lungaggini burocratiche, è pratica impossibile. Ma un dubbio rimane ancora. A cosa serviranno mai delle frequenze radiofoniche nel Mezzogiorno a Radio Padania? A nulla. Infatti, forse è questa l’unica nota positiva della vicenda, l’emittente leghista attiva frequenze gratis, per poi rivenderle al prezzo di mercato. Il rischio, per i cittadini meridionali, di sentirsi insultati in casa propria allora è limitato al tempo necessario a fare l’affare.

Un business di svariati milioni di euro, quello leghista, realizzato a danno della collettività (che è la proprietaria dell’etere) e delle emittenti radiofoniche commerciali che, per acquisire altre frequenze, devono pagare dazio a Bossi & co... Il tutto alla faccia dei mangiapane meridionali e dell’oramai mitica Roma ladrona.

*TERRA del 15 ottobre

venerdì 15 ottobre 2010

Baselice, sistemazione delle strade


Sta per essere ultimata la sistemazione della strada di via Crocella, lavoro finanziato della legge regionale 51 (clicca sulla foto). “L’intervento su quest'arteria – aveva detto il sindaco Domenico Canonico in fase di deliberazione – è un’importante misura che rientra nei progetti di quest’amministrazione nel voler migliorare la viabilità interna del paese. Dopo altre opere messe in campo, questa è un’ulteriore passo avanti nella sistemazione delle strade comunali”.

giovedì 14 ottobre 2010

Inps: niente pensione per i precari. La notizia sparisce dai media


di Giuseppe Libertella

E’ ufficiale: i contributi versati dai parasubordinati serviranno a pagare i lavoratori a tempo indeterminato, che hanno la pensione garantita. I media nazionali, per evitare la rivolta dei precari, oscurano la notizia, non concedendole visibilità alcuna; ma questa volta a fare chiarezza è presidente dell’istituto di previdenza, Antonio Mastropasqua, che spiega perché i precari non hanno la possibilità di “programmare” la loro pensione futura, consultando i dati sui contributi già versati, come invece possono osservare gli altri lavoratori. “Se dovessimo dare la simulazione della pensione ai parasubordinati rischieremmo un sommovimento sociale” dichiara Mastropasqua.

In un primo momento si era pensato di inviare 4 milioni di lettere ai parasubordinati per spiegare come verificare on line il versamento dei contributi di ognuno. Ipotesi smentita successivamente, perché per il lavoratore “precario” non sarà possibile ipotizzare quella che dovrebbe essere la sua pensione, come confermato da Mastropasqua.

I precari non avranno la pensione. I contributi che loro versano saranno utili all’INPS per pagare la pensione a chi la maturerà. Per i parasubordinati la pensione non arriverà alla minima, nemmeno se il parasubordinato riuscirà, nella sua carriera lavorativa, a non perdere neppure un anno di contribuzione. Ecco che l’INPS ha subito adottato il “metodo all’italiana”:nascondi il misfatto fin quando qualcuno non se ne accorgerà, intanto si cerca di tenere a bada i precari, già senza una stabile occupazione, adesso anche senza pensione.

http://www.cultumedia.it/2010/10/inps-niente-pensione-per-i-precari-la-notizia-sparisce-dai-media/

mercoledì 13 ottobre 2010

Università spa


di Raffaele De Rosa

Il ddl Gelmini vede allungare la sua corsa verso l’approvazione finale. La data per l’approvazione prevista per il 4 ottobre è stata rinviata ulteriormente al 14. Il giorno seguente, alla Camera dei Deputati inizia la sessione di bilancio, che dura circa un mese e per regolamento costringe tutti gli altri provvedimenti ad aspettare in coda. Se a questo si aggiunge l’eventualità che si vada alla elezioni a marzo la riforma universitaria rischia di finire su un binario morto. E menomale!
Già perché la riforma prevede, fra le altre cose: il nuovo assetto degli organi di governo (Rettore, Senato accademico e Cda), il reclutamento di professori e ricercatori, il fondo per premiare gli studenti meritevoli e quello per i docenti migliori, l’obbligo di certificazione delle ore di didattica per i professori, contratti a termine per i ricercatori.

In particolare il Rettore sarà un professore ordinario di qualunque università italiana. Dovrà possedere «comprovata competenza ed esperienza di gestione, anche a livello internazionale, nel settore universitario, della ricerca o delle istruzioni culturali»; sarà «responsabile del perseguimento delle finalità dell’università»; proporrà il «documento di programmazione strategica triennale di ateneo», il bilancio di previsione annuale e triennale nonché il conto consuntivo e durerà in carica massimo 8 anni, due mandati.

Il Senato accademico formulerà «proposte e pareri» sulla ricerca e sulla didattica, approverà i regolamenti didattici solo dopo aver ricevuto parere positivo del Consiglio di Amministrazione e avrà funzioni di coordinamento tra i Dipartimenti.
Il nuovo consiglio di Amministrazione, invece, assume il ruolo di indirizzo strategico dell’ateneo, potendo decidere sulla introduzione e soppressione di corsi di studio e sedi e sarà composto da un minimo di 3 componenti esterni, se i membri sono 11 in totale, 2 se sono meno di 11, escluso i rappresentanti degli studenti. Il presidente del Cda sarà il Rettore o uno dei predetti consiglieri esterni all'Ateneo.

Per quanto riguarda la riforma del reclutamento con l’introduzione del sistema di ‘tenure-track’ saranno previsti nuovi contratti a tempo determinato (minimo 3 massimo 5 anni) seguiti da contratti triennali ‘tenure-track’, al termine dei quali se il ricercatore sarà ritenuto valido dall’Ateneo sarà confermato a tempo indeterminato come associato. In caso contrario terminerà il rapporto con l’Università. Questo significa, in virtù dei tagli previsti dalla L. 133/2008 all’ F.F.O. (circa 1,5 miliardi entro il 2012) e delle reali condizioni della maggioranza degli atenei italiani, il licenziamento di moltissimi ricercatori alla fine degli eventuali sei anni di lavoro per l’università!

Per i docenti si fissa a 70 anni l’età pensionabile per professori ordinari e a 68 per gli associati. Considerato il blocco al 20% del turn-over per il personale docente e tecnico amministrativo (per intenderci se vanno in pensione dieci professori ne verranno assunti solo due!) previsto dalla Legge 133/2008, non sarà possibile garantire la sostenibilità dell’offerta formativa e didattica.
Sarà costituito un fondo speciale per il merito per gli studenti “eccellenti”, fondo gestito dalla Consap spa ed elargito dal ministero dell’economia. Tra i criteri di assegnazione delle borse erogate da questo fondo non è incluso il reddito. Gli studenti non accederanno più a questi fondi in base alla loro possibilità economica e materiale ma solo ed esclusivamente tramite criteri meritocratici!

Da una lettura complessiva di questa riforma emerge un processo di aziendalizzazione dell’università che associato al sottofinanziamento cronico e in progressivo peggioramento, a partire dalla L. 133/08, comporta un peggioramento della didattica e la negazione del diritto allo studio.

Mentre in Italia si effettuano tagli al sistema universitario in Germania sono stati destinati al comparto dell'istruzione e della ricerca ben 12 miliardi di Euro in più fino al 2013. Ci auguriamo che lo slittamento dell’approvazione della legge sia un modo diverso per mettere fine ad uno scempio che dura, ormai, da due anni!

www.laltrosud.it

martedì 12 ottobre 2010

SUD: NUOVE FORME DELLA POLITICA‏


di Antonio Gentile*

Il crollo delle ideologie tradizionali e l'avanzare della globalizzazione neoliberista, hanno, da tempo, decretato la fine dei grandi miti organicistici e olistici dello Stato, provocando mutamenti sostanziali del contesto in cui si collocano le forme della rappresentanza e dell'esercizio diretto della democrazia. Mentre tutte le forme partito sono state travolte da questa trasformazione epocale, che in Italia ha visto la fine traumatica della Prima Repubblica e la nascita di una Seconda presto degenerata, nuovi modelli d'identità politica si sono pian piano affermati per rispondere in maniera più adeguata al bisogno delle popolazioni. Ritrovarsi “comunità” in un mondo ormai governato da centri di potere economico-finanziari globalizzati, sviluppa valori positivi di solidarietà autentica, di capacità d'autonomia, di resistenza, di mobilitazione e di opposizione all'ideologia integratrice.

Lingua, pratiche tradizionali, territorio, diventano elementi concreti d'identità che costituiscono un vero e proprio sistema di aggregazione di una comunità storica e politica. La “terra” è, dunque, nella cultura tradizionale, il luogo privilegiato delle origini ma, anche, quello del riscatto e della rinascita collettiva. Negli ultimi anni, soprattutto a partire dal trattato di Maastricht, il processo di “regionalizzazione” inteso come criterio di organizzazione degli interessi e delle volontà politiche su base territoriale, si è notevolmente rafforzato, influenzando l’intera Europa e generando la nascita di numerose formazioni politiche regionali.

In Italia, questa trasformazione, ha visto l’esplosione del fenomeno leghista al Nord, condizionato però da forti caratterizzazioni razziste, xenofobe e antisolidali, che ne hanno fatto una realtà regressiva, tipica delle formazioni politiche di estrema destra. Certamente più interessante e progressista è invece quel laboratorio politico campano che, guardando all’esperienza dell’Europa dei Verdi- Libera Alleanza Europea, presieduta dal leader Daniel Cohn Bendit, ha sperimentato alle recenti regionali la sinergia tra la formazione ambientalista e i regionalisti de L’Altro Sud.

In questo caso l’azione politica si è concentrata sulla rivalutazione del Sud positivo impegnato nel contrasto all’illegalità, nella tutela del patrimonio ambientale come presupposto indispensabile alla sopravvivenza di una comunità di oltre venti milioni di cittadini, nel recupero dell’identità storica, nel rafforzamento dei legami di collettività. Dunque, un’esperienza politica, quella campana, unica, che ha anticipato la svolta della Costituente ecologista che s’ispira al modello francese di Europe Écologie, dove si collocano, tra l’altro, il partito nazionalista corso e quello bretone.

Dal Sud, quindi, e dalla Campania in particolare, è partita una piccola rivoluzione politica nel mondo progressista, che con i valori della solidarietà, della legalità e della comunità può offrire un modello concreto di innovazione politica in tutto il Paese.

*Presidente de L'Altro Sud

Pubblicato sul quotidiano nazionale "Terra" dell'8 ottobre

lunedì 11 ottobre 2010

Le strade e il Fortore


Le strade del Fortore? Una tragedia. Guardate in che condizione sta la statale che collega la provincia di Benevento a quelle di Foggia e Campobasso. Ci si riferisce precisamente al tratto tra Ponte Setteluci e il famigerato semaforo che, da due tre anni, sta sotto San Bartolomeo (a proposito quanto costa alla collettività tenere in piedi quel semaforo?).

Percorrere quei pochi chilometri è un impresa. È un pezzo di strada tutta sconnessa. A un certo punto ti trovi dei dossi che fanno sobbalzare la macchina con buona pace di giunti e cerchioni. Pericolosissimo. Per non parlare della frana (clicca sulla foto) che sta lì da anni e che costringe gli automobilisti ogni volta a rallentare ed attraversarla a dieci chilometri allora.
Non sappiamo cosa sia peggio la rassegnazione degli automobilisti o l’indifferenza della politica.

giovedì 7 ottobre 2010

Rubate a Baselice apparecchiature della società Ivpc

Postiamo un articolo apparso sul sito www.ntr24.tv/it che riguarda un furto avvenuto nel territorio di Baselice.

Ieri sera (l’altro ieri, ndr), a Baselice, un tecnico anemometrico della società Ivpc di Avellino, che opera nel campo eolico, ha denunciato che ignoti, in località Mazzocca, avevano rubato un anemometro per la registrazione dei dati del vento, completo di pannello solare per l’alimentazione, memory card e lucchetto per un valore di circa 3-4 mila euro. Il furto potrebbe essere stato commesso in un arco di tempo di circa 7 giorni. Sul caso stanno indagando i Carabinieri della locale stazione.

www.ntr24.tv/it

mercoledì 6 ottobre 2010

Sanità, no al super ticket

Si è tenuta a Napoli, presso lo storico Caffè Gambrinus, la conferenza stampa organizzata dai Verdi, con la partecipazione de L'Altro Sud, sulla presentazione della Class action e di un dossier contro i super ticket sanitari in Campania e sull'ennesima emergenza rifiuti nella regione. Oltre al presidente nazionale del movimento ambientalista Angelo Bonelli e al commissario regionale Francesco Borrelli erano presenti il presidente nazionale de L'Altro Sud Antonio Gentile e il noto oncologo professor Antonio Marfella. Gli aumenti dei ticket nella sanità, che in pratica si raddoppiano - sale ad esempio a 50euro un codice bianco al pronto soccorso –, come è stato più volte denunciato “sono un'iniziativa che ancora una volta colpisce le fasce più deboli della popolazione, che scontano l'incapacità degli amministratori e dei politici nel risolvere l'enorme deficit della sanità regionale”.

martedì 5 ottobre 2010

Psaut, l'apertura slitta a novembre


In concomitanza con le dimissioni del subcommissario alla sanità Zuccatelli, il manager dell’Asl di Benevento, Di Salvo, annuncia una campagna per informare i cittadini sulla riorganizzazione della rete assistenziale.

Ebbene per quanto riguarda il Fortore lasciamo allo stesso manager dire come stanno le cose. "Da domani – riporta il quaderno.it -, mercoledì 6 ottobre, infatti entrerà in funzione il Psaut di Cerreto Sannita, mentre dal 3 novembre quello di San Bartolomeo in Galdo. Saranno strutture di primo intervento che offriranno assistenza medica per casi clinici di minore complessità. Diversi dai pronto soccorso permetteranno, però, di fare diagnosi e telecardiologia. Mancherà la figura del rianimatore la cui presenza, però, come spiegato da Di Salvo sarà garantita fino al 30 novembre con una funzione istruttiva e per permettere la messa a regime del sistema".

lunedì 4 ottobre 2010

Addio al prof Mascia, il discorso di Angelo Iampietro

Postiamo il discorso che il prof Angelo Iampietro ha fatto nel giorno dell’ultimo addio ad Alfonso Mascia.
 

Caro Alfonso, sento il dovere di darti l’ultimo saluto, e lo do insieme ai tanti amici che hai avuto e coltivato non solo in Baselice; la tua notorietà andava ben oltre la Valle del Fortore. La tua morte improvvisa ci ha lasciati tutti attoniti e ammutoliti per il dolore che abbiamo provato nell’apprendere la tua disgrazia. Non volevamo credere, ma poi abbiamo dovuto! Abbiamo cercato di contenere e controllare l’emozione, ma non ci siamo riusciti, perché ti vogliamo bene. Del resto anche tu hai voluto a noi tanto bene, di questo ne sono certo, perché in te albergava un cuore sensibile e generoso, impregnato ed alimentato sempre di profonda umanità. 

Per la nostra generazione sei stato un punto di riferimento in tanti momenti della nostra vita; e sono in tanti a ricordare ed onorare il prof. Alfonso Mascia, profondo conoscitore dell’arte letteraria, uomo di vasta cultura, acuto osservatore della realtà, spirito libero e creativo, apprezzato e stimato docente da colleghi ed alunni per la sua nobile ed eccelsa professionalità. Hai inculcato in tanti di noi e nei numerosi allievi del Liceo il gusto del sapere, della conoscenza, della cultura quali unici mezzi di evoluzione morale e civile. Del resto le tue tante opere che ci hai lasciato e le altre, che attendono nel tuo computer, ne sono la testimonianza. Hai amato il Teatro e l’hai fatto amare ai tanti che hanno seguito le tue numerose rappresentazioni per più decenni. 

Nel tuo Teatro, tu, caro amico e Professore, hai riportato l’intera vita del popolo di Baselice con i suoi usi, costumi, tradizioni, credenze; hai raccontato nel nostro dialetto le vicende umane della vita trascorsa e presente, fatta di stenti, di sacrifici, di duro lavoro, ma sempre dignitosa. Hai trascorso buona parte della tua vita a scrivere, sia pur tra le sofferenze che hai sopportato con grandezza d’animo e dignità, per raccontare, per far conoscere, per far sapere a noi e alle future generazioni ciò che sarebbe andato per sempre perduto sotto l’incalzare dei tempi moderni. Il regalo più grande, però, che ci hai fatto, è stato un dono speciale ed unico: il vocabolario in vernacolo “Il dialetto baselicese” (dizionario, grammatica, appendice). 

E’ stato un lavoro ultradecennale, un lavoro impegnativo, duro, paziente, intelligente, di ricerca linguistica di cui ogni baselicese deve essere fiero, perché utile ed unico. Le tue opere rappresentano e rappresenteranno “l’albero della memoria” per ogni baselicese. Memoria che, grazie a te, vivrà nel tempo. Il giorno 30 settembre tutta Baselice ha perso un uomo che amava il suo paese, un uomo che amava la sua terra, un uomo che ci ha onorato, ci onora e ci onorerà. Il tuo nome sarà sempre ricordato perché è legato a tutto ciò che hai scritto ed alla tua vita laboriosa ed onesta.

La tua grande amicizia di cui ci hai fatto dono non la potrò e non la potremo dimenticare. Sarai per noi un faro che ci guiderà per il tempo che ci resta da vivere e per le future generazioni. Grazie ancora Alfonso, sentiremo la tua mancanza, la mancanza di un vero amico, di una persona perbene, di un uomo dal cuore grande. Un abbraccio affettuoso ai tuoi cari familiari; che essi abbiano la forza di superare questo triste momento ed ai quali porgo e porgiamo le più vive, sentite condoglianze. Ciao Alfonso, è l’amico Angelo che te lo dice. 

Angelo Iampietro 

Baselice, 02 ottobre 2010

sabato 2 ottobre 2010

Fortore giù il sipario!


Vi sono notizie che nella vita non vorremmo mai apprendere, invece, ahinoi, l’apprendiamo. Baselice perde un illustre cittadino. Il prof Alfonso Mascia. Perde l’intellettuale più organico alla sua gente. Un’avanguardia culturale, come si diceva una volta. Colui che meglio ha saputo interpretare la coscienza collettiva di un popolo e raccontarne le più profonde contraddizioni.

Mascia è anche il filologo che ha dato dignità al dialetto locale, tanto da scriverne, uno dei pochi, un dizionario. L’amore per la sua terra è stato totale, assoluto, anche se a volte non compreso.

Ma Mascia è soprattutto il commediografo che ha portato in scena quella società contadina che stava per scomparire per sempre, il dramma del brigantaggio, della guerra, dell’emigrazione, della modernità. Tutto colorito da una vena ironica di cui era maestro.

Alfonso Mascia non faceva teatro. Alfonso Mascia è il teatro. Grazie alle sue opere oggi i baselicesi, e più in generale i fortorini, possono rivedere se stessi. Come in un grande specchio della storia, che poi è quella di sempre, la storia degli uomini. Forse è questa la più grande lezione che ci lascia. Guardare meglio dietro alle apparenze delle cose, è lì che si nasconde quell’umanità che la sua intelligenza sapeva portare a galla.

«Mi è piaciuto leggere – scrive nella prefazione della raccolta riveduta “Fortore, su il sipario”, dato alle stampe pochi mesi fa – nel gran libro della storia le pagine della mia gente, abbarbicata a questi monti e in queste valli, alzare il sipario sulla realtà storica, umana, sociale, e culturale di ieri e forse ancora oggi e dar voce ai suoi umili eroi. Nei canti corali qua e là, canti per lo più mesti e solenni, ho voluto che respirasse l’anima della gente fortorina».

Ultimamente lo si vedeva poco in giro. Preferiva il contatto con la natura. Con il bel tempo se ne andava in campagna a coltivare la sua amata vigna. Ed è proprio la sua terra che se l’è portato via per sempre. Per una volta è il caso di dire “Fortore, giù il sipario”.

Mascia lascia un vuoto incolmabile, una ferita profonda, ma lascia anche un patrimonio inestimabile di opere in cui poter ritrovare se stessi.

E mentre tiriamo giù il sipario con somma mestizia, lo ricordiamo con queste parole: “Nessun uomo è un'isola, intero per se stesso. Ogni uomo è un pezzo del continente, una parte della terra. Se una zolla viene portata dall'onda del mare, l'Europa ne è diminuita, come se un promontorio fosse stato al suo posto, o una magione amica, o la tua stessa casa. Ogni morte di uomo mi diminuisce perché io partecipo dell'umanità” (John Donne).

(ha collaborato Antonio Cormano)

venerdì 1 ottobre 2010

Professore muore accendendo le stoppie

Questo blog in genere non pubblica fatti di cronaca, se anche questa volta lo facciamo è esclusivamente per informare chi vive fuori da Baselice.

Un docente in pensione è morto nell’incendio di alcuni arbusti a pochi metri dalla sua abitazione. È accaduto alla via Coste alla periferia di Baselice. La vittima è Alfonso Mascia 70 anni. Il docente, claudicante, era solito recarsi nella sua abitazione in campagna e svolgere alcuni lavori nei campi. Secondo una prima ricostruzione lo avrebbe fatto anche nel pomeriggio di ieri.

A tarda sera un figlio del docente si recato preso la casa di campagna ed ha trovato il corpo del padre accanto ad un rogo di arbusti con delle gravi ustioni sul corpo. Ha avvisato i carabinieri della stazione di Baselice. Sono giunti anche i carabinieri della Compagnia di San Bartolomeo che hanno informato il sostituto procuratore della Repubblica Capitanio. Sul posto il medico legale Monica Fonzo. Dai primi accertamenti si ipotizza che le fiamme hanno avvolto l’uomo che non è riuscito ad allontanarsi e porsi in salvo. Si ipotizza una disgrazia. In pratica il professore non sarebbe riuscito a controllare le fiamme che aveva provocato nell’eseguire lavori nei campi.

www.ilmattino.it

giovedì 30 settembre 2010

Le strade e la Provincia

La Giunta provinciale di Benevento ha approvato il progetto per i lavori di ripristino del piano viabile e la regimentazione delle acque superficiali sulla strada provinciale numero 54 Baselice–Ponte Carboniera. A renderlo noto l'ufficio stampa della Provincia.

"L’intervento - informa il comunicato - comporta una spesa di 150mila euro. La strada n. 54 è estesa oltre diciassette chilometri ed attraversa una zona particolarmente inclemente dal punto di vista morfologico e meteorologico: le accentuate precipitazioni alluvionali e nevose degli ultimi due anni hanno creato una condizione di accentuato degrado della sede stradale con pesanti disagi alla sicurezza stradale compromettendo la stessa transitabilità".

martedì 28 settembre 2010

Baselice, bando per il servizio civile


Il Comune di Baselice è stato ammesso al bando per la selezione di 4 volontari da impiegare nel progetto di servizio civile denominato “Insieme si può” . Lo comunica l’assessore alle Politiche del lavoro, Salvatore Brancaccio, che invita i giovani interessati, con età compresa tra i 18 ed i 28 anni, a presentare la domanda presso la segreteria dell’ente, utilizzando esclusivamente l’apposito modello da ritirare in Comune entro le ore 13 del 4 ottobre. La domanda deve essere corredata da copia fronte-retro di un documento di riconoscimento.

«E’ un’opportunità – afferma Brancaccio – per quei giovani che vogliono fare un’esperienza nuova ed interessante. Invito pertanto i giovani a presentare domanda, per qualsiasi tipo di informazione sono a loro disposizione»

Per ulteriori informazioni si può visitare anche
il sito www.serviziocivile.it .

lunedì 27 settembre 2010

Anche Canonico a Ripa Teatina


Secondo atto del gemellaggio San Bartolomeo in Galdo-Ripa Teatina, rappresentati rispettivamente dai sindaci Enzo Sangregorio e Mauro Petrucci. Le delegazioni si sono ritrovate, in nome di Rocky Marciano, sabato scorso nella sala polivalente del Palazzo comunale del comune abruzzese, alla presenza del presidente del Consiglio regionale, del prefetto, del presidente della Provincia e del sindaco di Chieti.
Il primo atto si è svolto il 22 agosto a San Bartolomeo in Galdo. In quell’occasione fu consegnata al sindaco del Comune abruzzese, la chiave della città fortorina.

A partecipare all’iniziativa c’era anche il sindaco di Baselice, Domenico Canonico.
Nel suo intervento Canonico, in qualità di rappresentante del Fortore, zona di origine della madre del campione, Giuseppina Picciuto, ha portato i saluti della comunità ed ha posto l’accento sulle analogie e caratteristiche comuni tra le due aree geografiche come il fenomeno dell’emigrazione, le caratteristiche orografiche del territorio e soprattutto quelle culturali ed enogastronomiche.
Il sindaco ha ricordato poi come queste due zone siano importanti per la produzione vitivinicola l’una per il Moscato di Baselice l’altra per il famoso Montepulciano d’Abruzzo.
Infine, ha invitato tutti presenti a visitare i comuni del Fortore.

sabato 25 settembre 2010

Rocky, il secondo atto del patto di gemellaggio

Oggi 25 settembre secondo atto del patto di gemellaggio con la città di Ripa Teatina (Chieti). L’amministrazione comunale di San Bartolomeo in Galdo, guidata dal sindaco Vincenzo Sangregorio, si recherà nella cittadina abruzzese per suggellare il gemellaggio in nome del pluricampione di pugilato Rocky Marciano. Il primo atto si è svolto il 22 agosto a San Bartolomeo in Galdo.

In quell’occasione fu consegnata al sindaco di Ripa Teatina, Mauro Petrucci, la chiave della città di San Bartolomeo.

La cerimonia della firma del patto di gemellaggio si svolgerà alle 17,00 presso la sala polivalente del Palazzo comunale di Ripa Teatina, dove si svolgerà una seduta del Consiglio comunale. Altermine della cerimonia è prevista la consegna delle chiavi della città di Ripa da parte del sindaco Mauro Petrucci al sindaco di San Bartolomeo Vincenzo Sangregorio.

Prima della firma del patto di gemellaggio tra le due cittadine accomunate dal nome di Rocky Marciano, ci sarà la consegna del premio “Arbor Pacis” di Assisi al sindaco di Ripa Teatina Mauro Petrucci.
Alla manifestazione, oltre l’Amministrazione comunale, sarà presente anche una nutrita delegazione di cittadini sanbartolomeani. E’ prevista anche la presenza di alcuni parenti, provenienti da San Bartolomeo, del campione Rocky Marciano.

venerdì 24 settembre 2010

CASTELLAMMARE:SIAMO CON VOI

di Antonio Gentile

È una lunga e prestigiosa storia quella dei cantieri di Castellammare di Stabia, diventati un vanto e un esempio di quel Sud che lavora duro, che ha professionalità e creatività.
Era infatti il 1783, in piena nazionalità meridionale, quando Giovanni Edoardo Acton, Primo Ministro di Re Ferdinando IV fonda l'imponente struttura cantieristica navale.

Non passano che tre anni e la prima nave, il “Partenope”, prende il mare, inaugurando un lungo e glorioso percorso di realizzazioni. Il “Sannita”, il “Vesuvio”, l' “Archimede” durante il governo borbonico. E, poi, tante altre durante la sofferta gestione italiana. “Giuseppe Garibaldi”, “Caio Duilio”, “Amerigo Vespucci”, “Arbatax”, “Canguro Azzurro”, “Maddalena”, “Vittorio Veneto”,”Ardito”, “Sibari”, “Carducci”, “Leopardi”, “Verga”, “Emilia”, “Flaminia”, “Finstar”, “Cruise Barcelona”, tanto per citarne solo alcune. Più di settemila navi di ogni tipo, costruite dalla fondazione dei cantieri, sono la testimonianza concreta delle grandi capacità meridionali.

Una storia fatta di uomini forti e ingegnosi, che hanno regalato a tutta Italia un modello di efficienza e di progettualità vincente. Ma anche un esempio di lunghe battaglie operaie e sindacali per la conquista di diritti e di dignità dei lavoratori.

Eppure, tutto questo patrimonio, incredibilmente, lo si vuole cancellare di colpo. Si parla di crisi del settore, e improvvisamente spunta una bozza in cui si prospetta un nuovo piano industriale che porterebbe alla chiusura definitiva dello stabilimento stabiese, con centinaia di licenziamenti, mille nel solo indotto, duemilacinquecento in tutta Italia. Un vero disastro sociale che metterebbe definitivamente in crisi l'economia campana già bersaglio, negli ultimi anni, di una lunga lista di chiusure, fallimenti, smantellamenti e trasferimenti. E tutto questo, si svolge nella pressoché assenza della classe politica meridionale, sempre più rinchiusa nella gestione dei propri privilegi e del tutta disinteressata alla sorti dei nostri lavoratori. Sono migliaia i disoccupati e i cassintegrati che si sono aggiunti recentemente alla lunga lista nera. Mentre i partiti nazionali, vigliaccamente, fanno a gara ad accontentare l'egoismo razzista e secessionista della Lega Nord che, senza ostacoli, continua ad accanirsi con sussulti di vera e propria ostilità contro il martoriato corpo meridionale.

A che servono, poi, le proteste dei sindacati e degli stessi lavoratori, che hanno pur manifestato energicamente la loro rabbia, se il governo padanizzato finge di non vedere, di non sapere, di non potere. E nessuno riesce a far rispettare gli impegni presi con i lavoratori e assunti, tra l'altro, dallo stesso amministratore delegato Giuseppe Bono.

Il precipitare del quadro economico nelle varie realtà del Mezzogiorno, con il suo corteo di povertà, di disoccupazione, di emarginazione, crea una miscela esplosiva che potrebbe coinvolgere l'intero Paese. Per i Meridionali, dunque, la necessità di un nuovo modo di rappresentanza politica, e di tutela dei propri interessi. È il Sud che deve riprendere la sua autonomia decisionale, affrancandosi da un sistema politico in gran parte corrotto e piegato al tornaconto delle regioni forti.
Solo una forza politica esclusivamente meridionale, rappresentata da persone oneste ed affidabili, che ha come proprio obiettivo ideale la salvaguardia esclusiva della propria comunità potrà, finalmente, cambiare i destini dell'intero Mezzogiorno, stravolgendo l'attuale asfittico panorama politico italiano.

Noi de L'Altro Sud, questo impegno, l'abbiamo iniziato da tempo, raccogliendo progressivamente consensi e motivazioni. Ed è per tutto questo, quindi, che sosteniamo con determinazione la battaglia degli Amici della Fincantieri di Castellammare di Stabia, così come abbiamo fatto per Pomigliano e Termini Imerese.
Una battaglia per i diritti. Una battaglia per continuare, tutti insieme, a sperare.

giovedì 23 settembre 2010

Peschereccio italiano mitragliato dai libici

di Nicola Perrini

In acque internazionali un peschereccio italiano di Mazara del Vallo viene preso di mira dai libici, che sparano raffiche di mitragliatrice ad altezza d’uomo. Vari fori nelle strutture del peschereccio, dimostrano che solo per un miracolo non ci sono state vittime. Il comandante del peschereccio ha dichiarato che non è stato un incidente, ma un attacco deliberato. A bordo dell’unità navale, dono dell’Italia destinato al pattugliamento congiunto Italia-Libia contro l’immigrazione clandestina, anche alcuni finanzieri italiani.

Il fatto, di inaudita gravità, richiederebbe un immediato intervento del nostro governo ed una revisione degli accordi bilaterali Italia-Libia. Ma gli italiani, anzi alcune imprese del Nord, hanno forti interessi in Libia ed ecco che la vicenda si sgonfia. I libici hanno chiesto scusa, ha riferito il ministro leghista Maroni. La fretta con cui viene liquidata la vicenda, lascia intuire che la ragion di stato, anzi per meglio dire la ragion di Padania, consiglia di far finta di niente ed andare avanti. Qui infatti non ci sono allevatori del Nord da proteggere e magari da sostenere, pagando per loro le multe delle quote latte (3,7 miliardi di euro pagati dai contribuenti italiani), ma solo dei pescatori meridionali, siciliani per giunta. Che si arrangino da soli, anzi che affondino con tutta l’Italia meridionale; a noi del Nord interessano solo le nostre imprese e le nostre scuole leghiste. Non è vero ministro Bossi?

www.laltrosud.it

mercoledì 22 settembre 2010

Le università campane

Di Gaetano Pietropaolo

Esiste anche un Sud efficiente se qualcuno non se ne fosse accorto. Non solo covo di ladri e di banditi, ma anche luogo di esperimenti virtuosi. Esperimenti su cui non va taciuto, per il bene di 20 milioni di persone che, ancora per ora, abitano il Mezzogiorno e che sono sempre più soggette ad una specie di frustrazione sistemica indotta dal parlare solo e soltanto di ciò che c’è di negativo al Sud, contrapponendolo, spesso, a ciò che c’è di virtuoso nel resto del paese.

Ma è questa, fortunatamente, una terra anche di cose che funzionano e lo stanno dimostrando in questi giorni le Università pubbliche Campane. Tutte e sei impegnate, sotto la guida del Rettore di quella di Benevento, il prof Filippo Bencardino, in una federazione che ha avuto vita il 20 settembre scorso. Si tratta in pratica di una razionalizzazione del sistema universitario regionale attraverso l’accorpamento di corsi, lo spostamento di qualche sede e la mobilità del personale docente e non docente dalle Università in cui sono in esubero a quelle in cui c’è carenza.
Un segnale senza dubbio positivo e lontano dallo stereotipo delle Amministrazioni sprecone ed inefficienti. Non solo allora mangiapane a tradimento, per dirla à la Viesti.

E conta, eccome se conta, che questo segnale venga proprio dall’Università, dalla quale dipende inesorabilmente il futuro di un territorio che ha molto da recuperare. Ogni euro speso meglio nelle Università del Sud è un po’ di speranza in più che si da ad una comunità, quella meridionale, smarrita e disorientata da emigrazione, disoccupazione, criminalità ed eventi tragici connessi che si susseguono con una rapidità disarmante, a tratti feroce.

La speranza è che simili esperimenti diventino la regola. In tempi in cui la spesa pubblica è pressoché inesistente e, diciamolo, quel poco che si spende, non lo si spende volentieri nel Mezzogiorno, l’unica via per il cambiamento è intraprendere forme di sviluppo auto organizzate che partano dal territorio. Dai nostri amministratori, dalla nostra gente.

L'Unità del 20 settembre 2010

martedì 21 settembre 2010

Cecere subentra a Maddalena

Ieri mattina si è riunito il Consiglio provinciale. Sebbene la seduta sia durata oltre due ore, l’assemblea non è andata oltre il primo punto all’ordine del giorno, cioè la surroga del consigliere Michele Maddalena, prematuramente scomparso, con Sabatino Cecere, primo dei non eletti nella lista “Italia dei Valori”.
Cecere, nell’insediarsi quale consigliere, ha dichiarato di iscriversi al Gruppo del Partito Democratico, in considerazione del fatto, ha detto, di un suo forte radicamento nel PD.

lunedì 20 settembre 2010

I 50 operai e la graduatoria provvisoria

Da domani sarà pubblicata presso la Comunità Montana del Fortore, con sede in San Bartolomeo in Galdo, la graduatoria provvisoria per l'avviamento a selezione di numero 50 operai con mansioni di "idraulico-forestale" con rapporto di lavoro a tempo determinato di 78 giornate lavorative fino al 31 dicembre 2010 presso l'ente montano.

Lo comunica il Settore Politiche del lavoro della Provincia di Benevento che sta curando la predetta selezione, secondo le norme vigenti.
Ricorrono, dunque, dal 21 settembre i 10 (dieci) giorni stabiliti (il termine è perentorio) per la presentazione di eventuali osservazioni avverso la formulazione della predetta graduatoria. L'istanza di riesame deve essere inviata al Dirigente del Settore Politiche del Lavoro della Provincia di Benevento, Via XXV luglio, 14, 82100 Benevento.

sabato 18 settembre 2010

Edison, 18 nuove turbine per potenziare il parco eolico

Inizieranno nella prima metà del 2011 i lavori di potenziamento del Parco eolico di San Giorgio La Molara. La Edison, che gestisce questa struttura, ha ordinato 18 nuove turbine alla società spagnola Vestas. Dopo gli interventi la capacità produttiva dell’impianto arriverà a 54 megawatt e consentirà di servire 62 mila famiglie e almeno 20 mila imprese del territorio locale, del distretto industriale di San Marco dei Cavoti e di altre regioni italiane. L'ordine comprende la fornitura e l'installazione delle turbine eoliche V90-3.0 Mw e un service agreement della durata di 5 anni. La consegna è prevista per la prima metà del 2011 e il progetto sarà completato entro la fine dello stesso anno.

“Il parco di San Giorgio La Molara rappresenta un'ulteriore prova dell'impegno di Edison per la produzione di energia pulita e sostenibile al servizio delle famiglie e delle imprese, siamo sicuri di poter mantenere il nostro impegno nel fornire le migliori soluzioni eoliche possibili” sottolinea Juan Araluce y Martínez de Azagra, presidente di Vestas Mediterranean. Le due società che lavorano all’ampliamento del Parco eolico di San Giorgio La Molara sono business partner da diversi anni e sviluppano tecnologie innovative nel campo delle fonti di energia rinnovabili. La struttura allestita in provincia di Benevento diventerà un polo all’avanguardia con l’obiettivo di ridurre le emissioni nocive in atmosfera e consentire alle imprese di risparmiare sui costi per l’appovvigionamento di energia elettrica.

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venerdì 17 settembre 2010

Cancelliamo con le firme i simboli padani

Ad Adro, in provincia di Brescia, una scuola della Repubblica Italiana è stata trasformata in un istituto padano e ricoperta dai simboli leghisti su ordine di un sindaco che ha potuto contare sulla colpevole indulgenza del ministtro dell’istruzione Gelmini. Un sopruso e un oltraggio. Davanti all’inerzia delle pubbliche autorità che preferiscono girare la testa dall’altra parte chiediamo l’immediata cancellazione di quei simboli tracciati con intenti secessionisti e in evidente spregio al principio costituzionale della Repubblica una e indivisibile.



Firma la nostra petizione de "Ilfattoquotidiano.it"

giovedì 16 settembre 2010

100 banchetti per il Sud

Il razzismo antimeridionale leghista contagia,ormai, tutto il governo di centro-destra e affonda il Mezzogiorno.
Le ultime vergognose affermazioni dei ministri Tremonti e Brunetta su Napoli, Caserta, la Calabria e, più in generale sul Meridione, confermano il crescendo di ostilità e pregiudizio dei cosiddetti politici padani nei riguardi dei cittadini del Sud Italia. Per rispondere a questa inaccettabile discriminazione che offende e umilia una intera comunità di oltre venti milioni di abitanti, L'Altro Sud–UDS, lancia per l'autunno una vasta campagna di opposizione e di sensibilizzazione popolare sui temi della disparità territoriale e della imminente secessione regionale.

“100 BANCHETTI”
Questo il nome dell'iniziativa che è partito da Napoli, e che coinvolgerà e impegnerà i propri militanti con lo scopo di infondere tra la gente una più forte consapevolezza sulla drammatica condizione economico-sociale delle nostre regioni e sul clima di rancore e di quotidiana intimidazione che proviene dai nostri governanti.
Un'iniziativa politica senza precedenti, nei nostri territori, di formazione pubblica e di confronto diretto con i cittadini per costruire insieme una grande coscienza critica popolare.

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mercoledì 15 settembre 2010

Psaut, è la volta buona?


Da venerdì 1 ottobre stop ai ricoveri a Cerreto Sannita. I pazienti, il personale e le attrezzature saranno trasferiti a Sant’Agata dei Goti dal 15 ottobre. A partire da questa data saranno, inoltre, attivati i Pronto soccorso territoriali di San Bartolomeo in Galdo e Cerreto Sannita. Queste le scadenze indicate dal commissario straordinario dell’Asl, Enrico Di Salvo, nel corso di un incontro avuto ieri con le rappresentanze sindacali.

Apprezzamento per la decisione è stata espressa da CGIL, CISL e UIL: “Salutiamo positivamente la volontà del commissario di rispettare i tempi di apertura dell’ospedale di Sant’Agata e di insediare un tavolo di concertazione immediato con le parti sociali, per decidere quali servizi allocare nelle strutture di Cerreto e San Bartolomeo.Il decreto regionale infatti, demanda tali scelte ad un precipuo atto aziendale, redatto sulla scia delle indicazioni e degli obiettivi regionali. Tale intervento appare assolutamente necessario, non solo per garantire le professionalità esistenti, ma anche per rispondere alle aspettative delle comunità locali sorte in questi mesi, deluse dall’atteggiamento regionale di redigere un piano ospedaliero costruito solo attraverso il risparmio di spesa e non su una visione produttiva basata sulle reali disponibilità tecnico professionali; sulla domanda specifica di assistenza territoriale; dalle oggettive difficoltà orografiche.

Il trasferimento, infatti, del personale di Cerreto, deve avvenire secondo le modalità ed i tempi che saranno concordati con le organizzazioni sindacali. Ribadiamo che il presidio di Cerreto non va chiuso ma riorganizzato. Tale situazione vale anche per San Bartolomeo, dove le popolazioni locali, sono da decenni di attesa dell’apertura di servizi sanitari, capaci di rispondere alla domanda di un territorio che per questioni soprattutto geografiche resta a tutt’oggi tagliato fuori dalla rete dell’assistenza. La riorganizzazione, poi,delle strutture di Cerreto e San Bartolomeo deve rispondere in primis alle reali esigenze del territorio e al contempo garantire servizi di qualità per tutto il territorio provinciale. La riconversione infatti così come definito dal piano di rientro regionale, deve garantire anche posti letti finalizzati: alla Rsa, Hospice, Riabilitazione residenziale e semi residenziale, Posti letto per SIR”.

Fonte: Il Sannio Quotidiano

martedì 14 settembre 2010

Chiusura delle classi del “Vetrone”, il no dei sindaci del Fortore

La conferenza dei sindaci della Comunità Montana del Fortore (...) ha discusso in merito alla mancata attivazione per l'anno scolastico 2010/2011 della classe IV dell'Istituto agrario “Vetrone” a San Bartolomeo in Galdo. Tra gli aspetti messi in luce nel corso della riunione, la necessità per i 17 alunni di completare il proprio iter scolastico nella cittadina sannita.

“A ciò - si legge in un resconto dell'incontro - si aggiungono difficoltà di natura psicologica, sociale ed economica, attribuite ai disagi che ne deriverebbero qualora i ragazzi dovessero spostarsi presso un'altra sede scolastica”. I sindaci hanno manifestato il loro impegno a sostenere l'attività formativa sul territorio, potenziando il trasporto pubblico esistente, e promuovendo, in sinergia con la dirigenza scolastica, un polo di eccellenza del Fortore e della Provincia di Benevento.

Al termine della seduta, i primi cittadini hanno espresso all'unanimità parere favorevole al mantenimento delle classi scolastiche presso l’Istituto di San Bartolomeo in Galdo.

(www.ntr24.tv/.it del 13 settembre)

lunedì 13 settembre 2010

Eternit free

Alla Rocca dei Rettori, mercoledì mattina, sarà presentato alla stampa e siglato il protocollo d’intesa “Eternit free”. Si tratta di una iniziativa assunta d’intesa tra la stessa Provincia di Benevento e Legambiente, AzzeroCO2, finalizzata a censire e sostituire le coperture in eternit con quelle fotovoltaiche per la produzione di energia. Ideata da AzzeroCO2 e Legambiente, la campagna “Provincia eternit free”, consente di conseguire evidenti ed indubbi vantaggi per il territorio sul fronte della riduzione dei consumi e delle emissioni di gas serra, su quello della implementazione della capacità produttiva di energia da fonti rinnovabili, e su quello della tutela della salute pubblica.

sabato 11 settembre 2010

Baselice, fondi per le infrastrutture a sostegno delle imprese agricole


La giunta comunale di Baselice approva il progetto di realizzazione dei serbatoi di accumulo e distribuzione idrica nelle aree rurali del territorio e in particolare nella località Masseria Mattia. Un intervento determinante per le aziende agricole del territorio che dalla costruzione di quest’opera infrastrutturale ricavano vantaggi in termini di risparmio e migliore gestione delle proprie attività.

Per effettuare i lavori il Comune di Baselice ha deliberato un investimento di 273 mila euro. Successivamente verranno effettuati altri interventi a supporto delle strutture di distribuzione idrica. Lo smistamento delle acque nei campi è un servizio di particolare rilevanza per le imprese impegnate nel comparto agricolo dal momento che la voce relativa all’approvvigionamento idrico costituisce in molti casi l’elemento negativo dei bilanci societari.

“Con questo progetto – spiega il sindaco di Baselice, Domenico Canonico – cerchiamo di assecondare le esigenze degli agricoltori locali che soprattutto nella stagione estiva sono costretti a sostenere spese considerevoli, vanificando di fatto il profitto del loro lavoro, per poter provvedere all’irrigazione dei campi”. Nel corso delle prossime settimane sarà pubblicato il bando per appaltare i lavori di realizzazione dei serbatoi. Entro l’estate del 2011 l’opera dovrà essere consegnata.

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venerdì 10 settembre 2010

Angelo Vassallo: la nostra forza


Con l’infame assassinio del sindaco di Pollica, Angelo Vassallo, è stata, per l’ennesima volta, ammazzata una parte di quel Sud positivo, efficiente, onesto, operoso, che è in prima linea nella lotta al Sud dei ladri e dei banditi e che spesso, come in questo caso, ne paga personalmente le conseguenze.

L’esempio di Angelo Vassallo sarà nuova forza, per i meridionali che hanno voglia di non arrendersi ad un destino di decadenza e di rassegnazione. Esempio da seguire e da imitare per un Mezzogiorno che ha l’urgenza di selezionare una nuova classe dirigente che si muova sull’esempio di chi, come Angelo, ha dato tutto per l’amore della sua terra ed ha interpretato il mandato politico come irreprensibile servizio ai propri concittadini e non ai propri interessi.

L’Altro Sud

giovedì 9 settembre 2010

Rete idrica, in arrivo altri lavori


Continua l’opera di sistemazione della rete idrica nelle campagne. Questa volta d’appaltare sono i lavori di “Realizzazione di serbatoi di accumulo e distribuzione idrica in aree rurali alla località San Vincenzo”. È quanto ha deliberato nei giorni scorsi, all’unanimità, la giunta comunale di Baselice. Presenti il sindaco Domenico Canonico, il vicesindaco Giuseppe Ferro, gli assessori Salvatore Brancaccio, Romano Zeolla e Giancarlo Verdura. L’importo totale del progetto è di 273.253 euro.

«Anche quest’opera – afferma il primo cittadino – rientra in una migliore gestione delle risorse idriche. Oggi più che mai c’è la necessità di evitare sprechi in questo settore. Il recupero delle acque e la sistemazione della rete permetterà al Comune di risparmiare in termini economici e ai cittadini sarà offerto un servizio migliore. Purtroppo quella della rete idrica è una situazione che abbiamo ereditato ma alla quale stiamo ponendo rimedio».

mercoledì 8 settembre 2010

Provincia, commemorata la figura di Maddalena


Commemorata ieri la figura di Michele Maddalena, consigliere provinciale di Benevento, prematuramente scomparso il 6 luglio scorso nel corso di una breve ma intensa cerimonia alla Rocca dei Rettori al termine della quale gli è stata dedicata, con la scopertura di una targa, l'Aula delle Commissioni consiliari.


Erano presenti: la famiglia dello scomparso, numerosi cittadini di Baselice, sua città natale, i rappresentanti di Associazioni con i quali il Maddalena collaborava, alcuni suoi compagni di partito, il presidente e il vice presidente del Consiglio provinciale, Giuseppe Maria Maturo e Giuseppe Lamparelli, il presidente, il vice presidente e l'assessore della Provincia, Aniello Cimitile, Antonio Barbieri e Nunzio Pacifico, numerosi assessori e consiglieri, il segretario e il direttore generale con i dirigenti dell'ente.

Dopo un minuto di raccoglimento in memoria dello Scomparso, il presidente Maturo, nel prendere la parola in Consiglio, ha detto: "Michele era uno stakanovista: l'ultimo ricordo che ci ha lasciato è stato quando lasciò l'Ospedale nel quale era ricoverato per partecipare ai lavori del Consiglio provinciale. Maddalena era molto impegnato per la sua comunità sia sul fronte politico che nel sociale, ma lo faceva sempre con il massimo garbo e con la massima educazione. Egli era uomo del dialogo ed era uno stakanovista. La nostra commemorazione è nata spontaneamente, proprio nel giorno della sua dipartita, quando il consigliere Lamparelli la tirò fuori dal suo cuore e ha trovato subito il consenso di tutti gli altri consiglieri, me compreso, e anche quello della Giunta: è il giusto contributo per ricordare un consigliere che tanto ha dato per quel poco che gli è stato consentito a questa consiliatura provinciale".

Dal canto suo, Cimitile ha detto: "Credo che l'Italia moderna non esisterebbe se non ci fossero tante figure come il nostro Michele, che dedicano una parte importante delle propria vita e del proprio tempo al servizio dei territori e della Pubblica amministrazione. A volte non si considerano i sacrifici dei consiglieri provinciali che vivono la politica come servizio e come tutela degli interessi comuni, come faceva Michele".

Il vice presidente Lamparelli ha anche donato una targa ricordo alla Famiglia dello scomparso, che ha voluto ringraziare l'ente per aver voluto ricordare in modo così intenso la figura del Congiunto.

martedì 7 settembre 2010

Acqua nelle campagne, presto i lavori


D’appaltare i lavori di “Realizzazione di serbatoi di accumulo e distribuzione idrica in aree rurali alla località Masseria Mattia”. È quanto ha deliberato nei giorni scorsi, all’unanimità, la giunta comunale di Baselice. Presenti il sindaco Domenico Canonico (nella foto), il vicesindaco Giuseppe Ferro, gli assessori Salvatore Brancaccio, Romano Zeolla e Giancarlo Verdura. L’importo totale del progetto è di 273.413 euro.

«Questi lavori – afferma il primo cittadino – rientrano nella volontà di quest’amministrazione di risolvere, finanziamenti permettendo, definitivamente il problema dell’approvvigionamento dell’acqua non solo per chi abita in paese, ma anche per i nostri agricoltori che di quest’oro bianco ne hanno estrema necessità, soprattutto d’estate quando la carenza idrica si fa sentire pesantemente».

lunedì 6 settembre 2010

Infrastrutture, patto aziende-sindaci per il nuovo piano di interventi

I sindaci dei Comuni del Fortore (San Bartolomeo in Galdo, Foiano di Val Fortore, Baselice, Roseto Valfortore, Alberona, Volturino, Castelfranco in Miscano e Volturara Appula) e le imprese del distretto industriale di San Marco dei Cavoti avviano un Tavolo di concertazione per predisporre interventi sulle principali infrastrutture che attraversano le province di Benevento, Campobasso e Foggia e fungono da collegamento con le arterie di lunga percorrenza utilizzate nell’ambito del trasferimento merci e della logistica. Nella giornata di ieri (il primo settemre, per chi lege) gli amministratori del Fortore hanno incontrato i colleghi dei Comuni dei Monti Dauni per confrontare le esigenze manifestate dalle rispettive realtà imprenditoriali.

Nel corso della prossima settimana, poi, saranno i protagonisti del mondo produttivo a fornire una propria documentazione con gli interventi ritenuti prioritari. “Chiediamo attenzione per le esigenze di chi ogni giorno deve utilizzare le infrastrutture per svolgere il proprio lavoro e poter essere competitivo nell’offerta dei servizi oltre che in quella dei prodotti” spiegano i protagonisti del Tavolo. A creare malumore, secondo quanto è possibile apprendere, sarebbe un elenco di cinquanta interventi programmati dalla Provincia di Foggia su diverse arterie stradali. Un piano che non viene ritenuto funzionale dalle imprese del distretto di San Marco dei Cavoti.

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venerdì 3 settembre 2010

"Il Giro delle More… in cammino nel Fortore"

Il 4 e 5 settembre Sabato 4 e domenica 5 settembre 2010, è prevista l’escursione “Il Giro delle More… in cammino nel Fortore con le asine e le more”. Promossa dalle associazioni Lerka Minerka, La Cinta Onlus, Crossroads Molinara, Rete Arcobaleno e dai Comuni di San Giorgio la Molara e di Molinara, questa camminata per il Fortore, anche per la presenza degli asini, vuole valorizzare la lentezza e il rapporto con il territorio.

Il programma prevede, alle ore 8.30 di sabato, 4 settembre 2010, come luogo di raduno, la piazza del Municipio di Montefalcone di Valfortore e lo spostamento fino al ponte Sette Luci di San Bartolomeo in Galdo. Da qui, il percorso, svolto a piedi, comprende un pranzo a sacco e l’arrivo, in serata, al lago di Mignatta (San Giorgio la Molara). Qui, in riva al lago, è prevista una cena organizzata dall’associazione Crossroads di Molinara. Si pernotta in tenda e, il mattino seguente, domenica 5 settembre, il gruppo di escursionisti, nel raggiungere il centro storico di San Giorgio la Molara, realizzerà una “raccolta e scorpacciata di more” e un pranzo a sacco. Nel campo sportivo di San Giorgio la Molara, si visiterà la quinta edizione della “Mostra bovina interregionale di razza marchigiana”. Al tramonto, si va via con le automobili. Per chi resta, è possibile assistere al ‘Cinefort Festival’, primo festival di cortometraggi del Fortore.

E’ possibile partecipare anche ad una singola giornata dell’escursione. Per informazioni e prenotazioni, è possibile rivolgersi a Lerka Minerka – Associazione Escursionistica Naturalistica – www.lerkaminerka.com – 347.8896433 – ziobacco@lerkaminerka.com o a La Cinta onlus – Ass. per il recupero della relazione uomo-animale – www.lacintaonlus.it – 330.812870 – lacintaonlus@virgilio.it o al Centro Culturale Crossroads – www.molinaracrossroads.it – 334.3259111 – info@molinaracrossroads.it

mercoledì 1 settembre 2010

Sud a rischio usura

La maglia nera del rischio usura spetta alla Campania. Seguono la Calabria, la Puglia, la Basilicata e la Sicilia. A Nordest, invece, abbiamo l’area meno interessata, o quasi, da questo fenomeno. Veneto, Friuli V.G. e Trentino A.A., infatti, sono tra le regioni italiane meno investite dalla piaga dello “strozzinaggio”.

Il responso giunge dall’Ufficio studi della CGIA di Mestre, sulla base di un’elaborazione in cui sono stati messi a confronto alcuni indicatori regionalizzati riferiti al 2009, quali la disoccupazione, i fallimenti, i protesti, i tassi di interesse applicati, le denunce di estorsione e di usura, il numero di sportelli bancari e il rapporto tra sofferenze ed impieghi registrati negli istituti di credito. In pratica è stato individuato l’indice del rischio usura attraverso la combinazione statistica di tutte quelle situazioni potenzialmente favorevoli al diffondersi dello strozzinaggio.

Ritornando alla metodologia di calcolo di questo indicatore si evince che nelle aree dove ci sono più disoccupazione, alti tassi di interesse, maggiore sofferenze, pochi sportelli bancari e tanti protesti, la situazione è decisamente a rischio.

Ebbene, rispetto ad un indicatore nazionale medio stabilito dagli esperti dell’associazione artigiani mestrina pari a 100, il tasso di usura rilevato in Campania, a cui spetta la maglia nera, è di 174 (pari al 74% in più della media Italia), in Calabria di 144 (44% in più rispetto la media Italia), in Puglia di 143 (43% in più della media Italia), in Basilicata di 137 (37% in più della media nazionale) e in Sicilia di 133 (33% in più della media Italia). Mentre sul podio degli ‘intoccabili’ dai “cravattari” o quasi, sta il Trentino A.A., con un indice di rischio usura pari a 50 (50% in meno della media nazionale). Seguono il Friuli V.G. con 66 (34% in meno della media Italia), il Veneto con 71 (29% in meno della media Italia) e l’ Emilia Romagna con 73 (27% in meno del dato medio Italia).

Se, invece, si analizza il dato nudo e crudo delle denunce per usura registrate nel 2008 (purtroppo ultimo dato disponibile a livello territoriale), la maglia nera va alla Campania con 87. Seguono la Lombardia con 44 e la Puglia con 38. Per quanto riguarda le estorsioni, invece, il numero più elevato si è registrato sempre in Campania, con 1.201 denunce. Seguono la Sicilia, con 697, e la Puglia, con 618.